C'è Cuadrado nel bene e nel male: dalla rissa al possibile rinnovo
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Cuadrado protagonista nel bene e nel male: dalla rissa al possibile rinnovo

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Juan Cuadrado è il protagonista del momento nel bene e nel male: dalla rissa post Juve Inter alle voci di un possibile rinnovo

E’ lui il protagonista di casa Juve in questi ultimi giorni, sia nel bene che nel male. Parliamo di Juan Cuadrado, salito alla ribalta dopo la semifinale di andata di Coppa Italia contro l’Inter, che era stata sbloccata dopo 83 minuti di noia proprio dall’esterno colombiano e da un suo inserimento in area non contenuto dalla distratta difesa nerazzurra. E se la gara sembrava finita lì, ci siamo poi accorti come lo scontro tra le due compagini sia appena all’inizio. Dopo il recupero è infatti successo di tutto, dal fallo di mano di Bremer al gol di Lukaku, poi espulso per l’esultanza provocatoria sotto la curva bianconera, con Juan andato lì a farsi rispettare, vedendosi sventolare sotto il naso un giallo che gli sarebbe costato a prescindere il ritorno a San Siro che si giocherà verso fine mese. Poi la mezza rissa con Handanovic, con il portiere che va palesemente a spintonare il numero 11 bianconero, poi reo di reagire con un tentativo di manata all’indirizzo del portiere avversario, dopo essersi anche sentito insultare la madre dal portiere sloveno.

Da qui in poi, quello che succederà, non ci è ancora dato saperlo. Il Giudice Sportivo, si dice, potrebbe infatti infliggere una dura stangata a Cuadrado, aggiungendogli altre due giornate di stop nella competizione, che lo costringerebbero così a saltare anche l’eventuale finale e il debutto nell’edizione del prossimo anno. La Juve ricorrerà comunque in appello, nella speranza che evidenziare la provocazione dell’estremo difensore sloveno possa aiutare a ridurre la durezza della pena nei confronti del 34enne, poi ulteriormente minacciato dallo stesso Lukaku, che dopo il parapiglia nel cerchio di centrocampo ha invitato lo juventino a seguirlo negli spogliatoi dove però, pare, non sia poi successo nulla di che. Alla berlina, però, è stato mandato solo il bianconero, poi comunque difeso da capitan Danilo (che giustamente non gli ha risparmiato una tirata d’orecchie) nel post partita: «Ha 34 anni, quasi 35. C’era una rissa lì con più di 30 persone, non sono io il responsabile per portare Cuadrado via. Tra di noi ci parleremo ma non vi dirò nulla, è una cosa interna e lui sa quali sono le sue responsabilità». Come a dire che si, Juan ha sbagliato ed è fuori discussione, ma non può essere l’unico colpevole per gli scontri in cui erano state coinvolte 20/30 persone tra giocatori e panchine varie. La decisione, però, spetta ora al Giudice Sportivo, che già oggi è invitato da esprimersi in merito.

SPUNTA IL POSSIBILE RINNOVO

Parlando per un attimo di extra-campo, da qualche giorno si vocifera dell’ipotesi di un clamoroso rinnovo, almeno per un’altra stagione, del giocatore, che proprio ieri ha portato la sua maglia al J Museum, lì dove sarà esposta dopo le 300 gare ufficiali giocatore con la Vecchia Signora. Segno di come, dal 2015 ad oggi e con tre allenatori diversi in panchina, Cuadrado sia ormai diventato un simbolo e un anello di congiunzione tra le vecchie Juventus e quelle che potranno venire. Per lui si discute di possibile prolungamento annuale a cifre naturalmente più basse di quelle attualmente percepite, visti anche i 35 anni di età che si appresta a raggiungere il giocatore. Un’ipotesi che comunque non è così campata per aria come si potrebbe pensare, considerati anche i numerosi filoni di inchiesta che sul mercato difficilmente faranno operare la Signora come avrebbe invece pensato di fare prima di questa vicenda. La Roma, e anche la stessa Inter, sono in attesa di capire come andrà a finire questa faccenda, visto che, nonostante qualcuno lo dipinga ora come un cattivo, un Cuadrado a parametro zero fa sempre gola a chi lo accusa.

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