Cudrig: «Momenti indimenticabili. Loro due mi hanno stupito»
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Cudrig: «Momenti indimenticabili. Loro due mi hanno stupito»

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Nicolò Cudrig, giovane attaccante della Juventus, ha parlato dell’esperienza americana con la prima squadra: le dichiarazioni

Nicolò Cudrig si è raccontato in un’intervista a Tuttosport.

Le dichiarazioni dell’attaccante della Juventus U23.

TOURNEE USA – «Una cosa del genere non capita spesso: quindi ogni attimo è importante per imparare qualcosa. Un’esperienza così ti arricchisce e ti fa crescere sotto tutti gli aspetti».

MOMENTI INDIMENTICABILI – «Per me la cosa più indimenticabile è il momento in cui entro in campo e vedo che sto davanti a 50 mila persone, che sto giocando contro campioni che hanno vinto tanto. Quei momenti lì, non me li tolgo dalla mente».

ISPIRAZIONI – «Io per il mio ruolo guardo molto Vlahovic e Di Maria, mi hanno stupito moltissimo. Di Maria a livello tecnico è impressionante: ha sempre la palla incollata. Mentre di
Vlahovic mi ha stupito molto la mentalità: da campione, da uno che è sempre sul pezzo e guarda ogni particolare. A volte con Vlahovic scambio qualche parola in campo: mi dà dei consigli. Con umiltà, se capita che in campo sono accoppiato a lui a fare degli esercizi, magari
gli chiedo: in quel caso come faresti tu? Mi ha detto tante piccole cose, ma mi sono segnato soprattutto la sua mentalità: ha voglia di prendersi tutto quello che c’è».

TORELLO – «Tocca sempre a noi stare in mezzo, sì. I senatori non ci vanno. Per un po’ di tempo non si discute… E’ una parte divertente dell’allenamento, anche se alla nostra età bisogna sempre cercare di dimostrare».

KARAOKE – «Eh, ci sono questi telefonini che spariscono. Ma noi due stiamo svegli, li teniamo in tasca. La serie C è una scuola anche per queste cose… Scherzi o penitenze in particolare non ne abbiamo subite. L’unica che abbiamo fatto, beh, è che anche noi abbiamo dovuto cantare. E’ il rito».

SCUOLA JUVE – «Dal mio punto di vista, l’aspetto mentale è quello in cui sono cresciuto
di più. Ovvio: anche in campo e fisicamente, ma mentalmente mi sento più uomo rispetto all’anno scorso su tanti aspetti: il modo in cui affronto le partite, gli allenamenti. Tante cose: è un percorso che ti fa crescere».

RITMI DA RITIRO – «Pochissimi tempi morti. Tra gli allenamenti e le riunioni, cene, pranzi. Sei sempre in compagni a e non ti annoi. Nel giorno libero siamo andati a visitare Hollywood, Santa Monica e Venice Beach».







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