Del Piero fa 49: i top 5 momenti della leggenda bianconera
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Del Piero fa 49: i top 5 momenti per celebrare il compleanno della leggenda bianconera

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Alessandro Del Piero compie oggi 49 anni: ecco i top 5 momenti con la Juventus della leggenda bianconera

Alessandro Del Piero compie oggi 49 anni e tutto il mondo bianconero si è unito attorno al suo ex capitano per gli auguri in un giorno speciale come questo. Tanti i tifosi che hanno voluto dedicare un attimo del loro tempo per un messaggio all’ex numero 10, segno di come, oltre i numeri, oltre i record (miglior marcatore e calciatore con più presenze di sempre), oltre i gol e le vittorie, Alex sia entrato nel cuore dei sostenitori della Juventus. Da ragazzino a capitano e bandiera, negli anni ADP è diventato un punto di riferimento all’interno di questa squadra, scrivendone pagine importanti di storia passata e recente, fino ad entrare nella leggenda. Proviamo a ripercorrere, con una speciale top 5, i migliori momenti della sua vita juventina.

BORUSSIA DORTMUND-JUVENTUS 1-3: NASCE IL GOL ALLA DEL PIERO

Stagione 1995/96, la terza per Del Piero con la casacca della sua squadra del cuore. La squadra di Lippi è impegnata nella difficile trasferta di Dortmund all’esordio nei gironi di Champions League e riuscirà infine a vincere la gara con una rimonta che la porterà fino al 3-1 finale, primo tassello del percorso che condurrà alla vittoria di Roma contro l’Ajax. Qui nasce ufficialmente il gol “alla Del Piero”, che poi in tanti hanno provato a replicare negli anni: movimento a rientrare dal limite sinistro dell’area e destro a giro a morire sotto l’incrocio. Una perla che Alex saprà ripetere più e più volte, fino a farla diventare il suo marchio di fabbrica negli anni.

RIVER PLATE-JUVENTUS 0-1: DEL PIERO PORTA LA SIGNORA SUL TETTO DEL MONDO

In quel di Tokyo si trovano davanti il River Plate di Diaz e la Juve del solito Marcello Lippi, fresca di titolo di campione d’Europa. Un match tiratissimo quello che mette in palio la Coppa Intercontinentale, risolto ancora una volta dal solito Del Piero. Stop e tiro ancora una volta sotto l’incrocio che non lascia scampo a Bonano. Game, set e match, la Signora sale anche sul tetto del mondo 10 anni dopo la prima volta con Platini, ma stavolta a mettere il suo timbro sul successo è un ragazzino veneto che, alla soglia dei 22 anni, ha già vinto tutto quello che poteva vincere. Ma di lì a poco arriveranno anche momenti bui e cadute, con difficoltose ma indimenticabili risalite.

5 MAGGIO 2002: IL PRIMO TRIONFO DOPO LA BRUTTA CADUTA

Nel 1998, nel periodo del suo massimo splendore, Del Piero a Udine incappa nella rottura del crociato. seguiranno 2/3 anni in cui Alex faticherà a ritroverà brillantezza, dando una mano come poteva (nel 1999/2000 segnerà solo su rigore), prima che il ritorno di Lippi e la fascia di capitano decretino la sua rinascita. Raccoglie i gradi da Antonio Conte, dimostrandosi ormai leader in campo e fuori di una squadra che all’ultima giornata del campionato 2001/02 vendica lo scivolone di Perugia di due anni prima, soffiando all’ultimo il titolo all’Inter che già lo sentiva suo. E’ il primo trionfo dopo il periodo buio, al quale ADP contribuisce con 16 gol, ma non l’ultimo di una carriera ricca di successi.

ESTATE 2006: UN CAVALIERE NON ABBANDONA MAI LA SUA SIGNORA

Estate 2006, scoppia il caso Calciopoli e la Juventus viene risucchiata nell’inferno della Serie B, dal quale riuscirà ad uscire un anno dopo, solo grazie alla spinta di quei campioni che decidono di sacrificarsi facendo un passo indietro per aiutare una causa più grande. Alex è tra questi: il capitano non dubita mai di restare a Torino, non ascolta alcuna offerta e da campione del mondo torna in cadetteria per aiutare la Signora a tornare ai massimi splendori. Detto fatto: il numero 10 conquista anche il trono dei bomber davanti all’amico Trezeguet, ma ad essere ricordato è soprattutto il suo gesto in quella torrida estate, che lo consegna definitivamente al cuore degli juventini e lo lascia di diritto sul gradino più alto degli eroi bianconeri. Perchè, a suo dire, “Un cavaliere non abbandona mai la sua Signora”.

MAGGIO 2012, IL PIANTO E IL GIRO DI CAMPO ALLO STADIUM: L’ULTIMO SALUTO ALLA SUA GENTE

La stagione 2011/12 è l’ultima da calciatore per Del Piero alla Juventus. Dopo 19 anni si interrompe la storia d’amore più bella che si sia mai vista nel mondo bianconero. Ma Alex lo fa alla sua maniera: gol d’effetto contro l’Atalanta allo Stadium e Scudetto alzato al cielo, al quale ha contribuito in maniera pesante con le reti ad Inter e Lazio negli scontri diretti in quel di Torino. In mezzo, però, c’è tempo per un ultimo giro di campo. Del Piero esce attorno all’ora di gioco per fare spazio a Pepe e va ad accomodarsi in panchina, ma viene poi richiamato da tutto lo stadio ad un giro d’onore, dove riceve applausi e lanci di sciarpe e magliette, tra le lacrime di chi lo ha visto diventare uomo. Piange anche Alex, che non dimenticherà mai quella giornata, sognando magari un giorno di poter tornare in un ruolo dirigenziale come fece Boniperti, il primo presidente che credette in lui.

DEL PIERO e il suo ARRIVO alla Juve nel 1993: “Emozionato perchè avevo sempre tifato JUVENTUS”

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