Dybala, le sostituzioni mal digerite e quell'atteggiamento da prima donna - Juventus News 24
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Dybala, le sostituzioni mal digerite e quell’atteggiamento da prima donna

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Con lo Sporting, dopo una partita impalpabile, l’argentino è stato sostituito a fine gara per lasciar spazio a Bernardeschi. Dybala non l’ha presa benissimo (di nuovo) e ha fatto di tutto per darlo a vedere

È successo di nuovo. Dopo le imprecazioni di Udine, dopo l’occhiataccia ad Allegri con la Spal, Dybala ancora fatto accomodare in panca ed ancora nervoso all’inverosimile. È la terza sostituzione in altrettante gare (tutte meritatissime) per la Joya che, per l’ennesima volta, ha sfoggiato un comportamento non proprio esemplare. L’atteggiamento del numero 10 inizia ad irritare non poco tifoseria, società e soprattutto Allegri che, già a partire da domenica, potrebbe ricorrere alla panchina punitiva. Questa volta, però, dall’inizio della partita.

IL MOMENTO DEL MATCH – È il 38′ della ripresa. La Juve ha pareggiato ormai da 5 giri di lancette grazie allo scavetto di Gonzalo Higuain. Allegri ha bisogno di dare un ulteriore scossa ai suoi. Max guarda verso il campo… Chi togliere? La scelta è praticamente obbligata: Higuain non lo tocchi, Mandzukic ha segnato 4 gol nelle ultime 4 partite di Champions, Douglas Costa è appena entrato. Deve uscire Paulo Dybala. Il cambio ci sta davvero tutto. L’ex Palermo non è in un grande periodo di forma: sembra stanco dopo l’avvio di stagione da fenomeno. La prestazione contro i portoghesi è stata al limite dell’indecoroso (clicca qui per le pagelle complete del match). Avulso dal gioco, spaesato, timido. Ci sono tutte le buone ragioni del mondo per sostituirlo con Bernardeschi. Eppure, al momento del cambio, la Joya non tarda a manifestare tutto il suo malumore. Scurissimo in volto, è lentissimo nell’abbandonare il terreno di gioco nonostante l’urgente necessità bianconera di trovare la rete dell’1-2 che varrebbe la qualificazione. Una volta nei pressi della panchina, l’argentino si sfila i parastinchi e li lancia via con rabbia. Dybala è furioso.

IL MOMENTO DI PAULO- Ma furioso con chi? Con Allegri? Con i compagni? Con se stesso? Sicuramente il momento negativo non l’aiuta. Al di là dell’ultima pennellata in Campionato contro la Spal, il 10 bianconero non è in un frammento di stagione esaltante. Poi c’è il tipico mal di Champions: Dybala non trova il gol nella massima competizione europea da circa 7 mesi. È tanto tempo, sì. Ma questo nervosismo che lo attanaglia, sicuramente, non è funzionale all’ innalzamento dell’asticella dei gol e del rendimento, anzi. L’atteggiamento, quasi egoista, mostrato ieri potrebbe avere delle ripercussioni disciplinari. Non è ancora chiaro se di tipo tecnico o economico. Certo è che la Juve, come insegna il passato anche recente, non è disposta a tollerare simili insubordinazioni da prima donna.

Storie di sgabelli e di hashtag: ne abbiamo già avuto abbastanza.

 

 

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