Giannichedda: «Zakaria acquisto top. Così cambia la Juve» - ESCLUSIVA
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Giannichedda: «Zakaria acquisto top. Così cambia la Juve» – ESCLUSIVA

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Giannichedda: «Zakaria acquisto top per la Juve. Con Vlahovic il mercato è perfetto: impossibile fare meglio» – ESCLUSIVA

L’ex centrocampista Giuliano Giannichedda è intervenuto in esclusiva ai microfoni di JuventusNews24 per fare il punto sulla Juventus, reduce da un mercato di riparazione che l’ha vista vera e propria regina. Tra colpi in entrata e in uscita, Giannichedda ha analizzato come è cambiata e a quali traguardi potrà ambire ora la squadra di Allegri: di seguito tutte le sue parole.

La Juventus si è dimostrata la vera regina di questo mercato di riparazione. Che voto si sente di dare alla società alla luce delle operazioni eseguite tanto in entrata quanto in uscita?

«Il voto è chiaramente altissimo. Più che un mercato di riparazione è un mercato volto all’abbassamento dell’età media e alla ristrutturazione della rosa che era prevista in uno o due anni. Il tutto è stato anticipato di sei mesi: il che va a vantaggio della Juve, che si ritrova con dei giocatori molto importanti con mesi d’anticipo. Ottima strategia, quelli presi sono due calciatori molto importanti. Peccato aver perso Bentancur, che è un ottimo giocatore, ma tra i centrocampisti era quello che aveva più mercato degli altri e, al netto di entrate e uscite, c’è bisogno di sacrificare anche qualche pezzo importante. La Juve non poteva far di meglio in questa sessione»

Gli acquisti di Vlahovic e Zakaria vanno a rinforzare due reparti individuati come il punto debole di questa rosa. Pensa che il loro innesto sarà determinante sin da subito per questa seconda parte di stagione?

«Per quanto riguarda Vlahovic vedremo subito il giocatore che abbiamo ammirato a Firenze: conosce il campionato e sarà un ottimo innesto sin da subito. Zakaria è un calciatore diverso: forse deve capire bene cosa sia il calcio italiano, ma la sua fisicità e la sua duttilità possono solo portare dei vantaggi. Per quelle che sono le caratteristiche dei giocatori penso che anche lui si inserirà nel migliore dei modi nella rosa della Juve».

Condivide la doppia cessione al Tottenham di Kulusevski e Bentancur? Erano sacrifici necessari? Come giudica la loro avventura in maglia bianconera?

«Tenendo conto dell’aspetto economico erano due giocatori che bisognava vendere, perchè non puoi chiudere operazioni a cifre importanti senza fare cessioni. Dispiace per Bentancur perchè era per me un ottimo giocatore. Kulusevski poteva fare di più ma non dimentichiamci che è un 2000: probabilmente andava aspettato ma al netto delle entrate e delle uscite bisognava vendere. Sono scelte ponderate ma secondo me se si voleva arrivare a un bomber come Vlahovic il sacrificio ci può stare».

Come descriverebbe Zakaria? Pensa che alla Juventus potrà compiere il definitivo salto di qualità, completare il suo percorso di maturazione e affermarsi nel proprio ruolo?

«È un giocatore importante a livello di caratteristiche perchè sa fare tutto. Ormai siamo abituati a vedere centrocampisti di questo tipo, perchè nel calcio moderno non c’è più la specificità del ruolo. Non c’è più il solo regista e la sola mezzala, tutti devono essere in grado di fare tutto perchè si gioca ogni tre giorni e c’è bisogno di tutti in ogni momento. Giocatori così importanti non ce ne sono in giro: è giovane ma ha già tanta esperienza internazionale».

Riguardo a Dybala. La dirigenza ha dato appuntamento a fine febbraio per affrontare il tema rinnovo: lei che idea si è fatto sul caso? Pensa possano esserci i margini per proseguire insieme?

«La Juve sa che perdere Dybala sarebbe un colpo duro perchè a livello di talento è uno dei giocatori più forti se non il più forte che abbiamo in Italia, ma da lui ci si aspetta continuità: un giocatore che rinnova a cifre così importanti deve dimostrare di saper fare la differenza, e purtroppo non convince del tutto per piccoli infortuni fisici che non permettono mai a Dybala di fare quelle 15 partite di fila. Secondo me da una parte c’è una Juve che vuole tenerlo, dall’altra c’è Dybala che deve capire che il mondo del calcio a livello economico da due anni a questa parte è cambiato tantissimo».

Nel suo futuro potrebbe esserci l’Inter. I tifosi non prenderebbero bene un suo passaggio alla nemica per eccellenza…

«Se lui decide di andare via e la Juve di non rinnovargli il contratto allora tutte le grandi squadre ci proveranno per Dybala. Tra queste c’è anche l’Inter: è chiaro che dispiacerebbe a tutti vederlo con la maglia nerazzurra, ma fa parte del gioco delle parti. Il calcio è fatto così».

Si parla molto di Zaniolo in ottica Juve: a suo modo di vedere potrebbe essere il 22 giallorosso il sostituto ideale dell’argentino?

«Zaniolo è un ottimo giocatore. È un ’99, è giovanissimo e ha dimostrato che se sta bene può essere un giocatore importante. Ha caratteristiche diverse però da quelle di Dybala. Parliamo di un calciatore muscolare che gioca in una determinata zona del campo, mentre Dybala è superiore a livello di talento ma gioca in un’altra zona. Bisognerà vedere come vorrà giocare la Juve. Sono due giocatori diversi ma entrambi molto bravi».

Da ex calciatore che conosce a fondo l’ambiente della Lazio, pensa che Sarri sia l’allenatore giusto per i biancocelesti? Cosa non ha funzionato a suo modo di vedere nella sua esperienza sulla panchina della Juve?

«Sarri è sicuramente un ottimo allenatore, ma ha un calcio particolare. Se un presidente decide di prendere Sarri deve dare a Sarri giocatori con caratteristiche molto precise. La Lazio veniva da tanti anni di gioco molto diverso: ora c’è bisogno di tempo per l’allenatore e per i giocatori. Sarri sta facendo un buonissimo lavoro: si può sempre migliorare, ma a uno come lui vanno dati giocatori con determinate caratteristiche».

Alla luce dei cambiamenti che il mercato ha portato con sé, vede una Juve più completa rispetto a quella che soltanto una decina di giorni fa ha pareggiato 0-0 a San Siro?

«Secondo me sì. Alla Juve fondamentalmente mancava un bomber d’area di rigore, perchè è vero tutto ma alla fine bisogna far gol nel calcio, e una squadra come la Juve deve avere un calciatore che ipoteticamente superi i 20 gol a campionato perchè se no fa fatica a lottare per il vertice. Questo calciatore è stato preso, così come è stato acquistato un centrocampista che dà sia fisicità che qualità. Per questo motivo penso che le operazioni siano state fatte con molta intelligenza».

In quale posizione potrà arrivare questa squadra in campionato? Ci sono i margini per una clamorosa rimonta scudetto o vede l’Inter ancora favorita?

«L’obiettivo è quello di arrivare tra le prime quattro. Una rimonta per lo scudetto la vedo improbabile perchè al di là dell’Inter che rimane favorita, anche se dovessero fallire i nerazzurri sono ancora avanti Napoli e Milan. La vedo difficile una grande rimonta perchè non vedo che tre squadre così importanti possano tutte e tre fallire nel girone di ritorno. Per lo scudetto è molto improbabile, ma la Juve è giusto che punti al quarto posto e dopo questi due acquisti ha le carte per arrivare all’obiettivo prefissato».

E in Champions? La Juve potrà sfruttare il fattore Vlahovic per provare a spingersi fino in fondo alla competizione?

«Cambierà il percorso perchè sono stati acquistati giocatori importanti. In Champions si giocano due partite alla volta, ma la Juve ha dimostrato di saper giocare certe partite di livello. Secondo me tutti quanti saranno preoccupati quando affronteranno la Juventus. Poi ci vuole un pizzico di fortuna e la giusta condizione dei big, ma la Juve è sempre quella: ha giocatori importanti».

Si ringrazia Giuliano Giannichedda per la disponibilità e la cortesia dimostrata in occasione di questa intervista

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