Gravina a Radio 24 su Tutti Convocati: «Ripartenza dal 2 al 4 maggio»
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Gravina a Radio 24 su Tutti Convocati: «Ripartenza dal 2 al 4 maggio»

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Gravina in diretta a Radio 24 su Tutti Convocati: le dichiarazioni. Il presidente della FIGC si pronuncia sul prosieguo del campionato

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è in diretta a Radio 24 su Tutti Convocati, la trasmissione che qualche settimana fa ha ospitato anche il presidente della Juventus Andrea Agnelli.

Sul tavolo, neanche a dirlo, il tema dell’emergenza Coronavirus legata al mondo del calcio. Da stabilire, in attesa di ulteriori aggiornamenti sanitari, l’eventuale ripresa del campionato ed il rispettivo calendario in una situazione tutta in divenire.

RINVIO EUROPEO«Era un auspicio condiviso da tutti quello del rinvio dell’Europeo. Adesso abbiamo maggiori possibilità per posizionare alcune date in maggio e giugno sperando sia sufficiente per la deadline del 30 giugno. Posizione emersa nel confronto con le federazioni, priorità alle competizioni nazionali, con possibilità di inserire date internazionali. Sappiamo che i campionati nazionali sono autonomi. Daremo priorità al nostro calendario».

CALENDARI«La UEFA ha indicato diverse ipotesi di partenza: quella più ottimistica prevede la partenza al 14 di aprile, poi ce n’è una prevista i primi di maggio e l’ultima ipotizzata è il 13 di giugno, e questa prevederebbe quindi modifiche di forma. La finale di Champions è prevista il 27 giugno, mentre quella dell’Europa League il 24. Ci è stato anche comunicato che sarà costituito un gruppo di lavoro che prevede la partecipazione delle leghe e di rappresentanti della UEFA per capire come conciliare tutte queste esigenze».

SERIE A«Non riuscire a ripartire sarebbe molto problematico per tutto il paese, non solo per il calcio. Spingiamo sull’ottimismo per quanto riguarda la partenza sulla quale stiamo lavorando, a partire dal 2-3-4 maggio per poter completare tutti i campionati entro il 30 giugno. Chiederemo anche la possibilità, nella malaugurata ipotesi di non riuscire a completare tutto entro fine giugno, che si possa sforare entro i primi 10 giorni di luglio. In caso non si riesca ricorreremo probabilmente all’opzione playoff e playout».

FATTORE ECONOMICO«Il nostro mondo dello sport vive una grande crisi economica. La Federazione si impegna nel raccogliere tutti i dati che le singole leghe stanno elaborando. Non esistono solo le singole industrie dei protagonisti, ma un mondo più complesso. Siamo predisponendo una serie di richieste al nostro governo, un decreto legge riconosce lo stato di crisi dello sport. Abbiamo bisogno di un riconoscimento per rinegoziare al nostro interno alcuni contratti e creare un sistema di mutualità interno».

TAGLIO STIPENDI «Credo che non possa e non debba essere un tabù in un momento di emergenza, soprattutto a livelli importanti. Dovremo sederci intorno a un tavolo tutti insieme, capendo che l’emergenza vale per tutti e anche il nostro mondo deve avere la capacità di essere unito. Siamo chiamati tutti ad un gesto di grande responsabilità, offrendo solidarietà».

POLEMICHE«Io credo che da questa brutta esperienza per tutto il mondo si debbano trovare i lati positivi. O si riscopre il senso di unitarietà e capacità di relazionarsi in maniera corretta per tracciare nuovi percorsi che ci portino ad orizzonti diversi, fatti di più luce e meno ombre. Altrimenti porteremo con noi solo le negatività di questa esperienza. Mi auguro che tutti insieme riusciremo a toglierci di dosso le zavorre della negatività per veicolare anche una forma di rivoluzione culturale nel mondo dello sport».

 

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