I DIALOGOBBI - Virginia Asya Bacci: «Necessaria una reazione»
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I DIALOGOBBI – Virginia Asya Bacci: «Necessaria una reazione immediata dopo la sosta»

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I DIALOGOBBI – Virginia Asya Bacci: «É necessaria una reazione immediata dopo la sosta». Le sue parole a JuventusNews24

Nuova puntata de I Dialogobbi e si riparte con Virginia Asya Bacci, una delle voci appassionate di Juventibus, combattiva e acuta anche su twitter.

Paolo: «Ciao Virginia, scelgo di partire da una valutazione. Le pause nazionali
sono lunghe, troppo lunghe quando le cose non vanno bene. In tutto questo periodo hai avuto modo di elaborare una qualche idea ottimistica o ti è rimasto appiccicato addosso il malumore del mix Benfica-Monza e non c’è modo di farselo andare via?
».

Virginia: «Ciao Paolo! In un certo senso questa pausa per le nazionali è stata come una dieta detox dalle ultime prestazioni della nostra Juve, anche se lo scotto di una delle settimane più scure degli ultimi dieci anni è difficile da mandare giù. La più grande delusione è arrivata dalla partita contro il Monza. Una sconfitta pareva fantascientifica, per confronto tra i valori delle rose e soprattutto perché tutti ci aspettavamo una reazione dopo la beffa subita contro la Salernitana e dopo la brutta prestazione contro il Benfica. Spero che la sosta abbia portato consiglio, perché la Juve non è la squadra che vince due sole partite in un mese e mezzo. La stagione può ancora essere salvata!».

Paolo: «Impossibile non chiederti il come a questo punto. Ti propongo 3 soluzioni possibili e mi dici quale ti sembra più convincente e se ne hai una quarta.
1) Ci “salva” Vlahovic. Dusan si mette a segnare a ripetizione e ci toglie di dosso anche quella patina di sfiducia che pure lui ha mostrato in certi momenti.
2) La svolta arriva dai recuperi in rosa. E si accompagna a un’idea di Allegri: basta cambi di modulo, si opta per uno solo.
3) Tutto nasce da Milan-Juve. Siamo sfavoriti e proprio in quella serata scatta la scintilla che determina una reazione a cascata di cose positive.
Naturalmente appena le ho scritte ho iniziato a credere a tutte e 3. Si è tifosi mica per niente…
».

Virginia: «Credo che una delle soluzioni passi attraverso tutti e tre i punti da te elencati. In primo luogo un recupero importante sarebbe quello del miglior Vlahovic, molto nervoso sotto porta nelle poche occasioni che gli capitano a partita. Sarà necessario uno step da parte sua, ma anche da parte di Allegri, che è chiamato a far rendere al meglio uno degli attaccanti più prolifici degli ultimi due anni, costruendogli un migliore sistema di gioco alle spalle, per fargli riprendere fiducia. Fondamentale sarà anche il rientro di Locatelli e Rabiot, per far rifiatare quelli che in loro assenza hanno sempre giocato, ma soprattutto quello di Chiesa, che pur non essendo al massimo della condizione, è la luce in fondo ad un tunnel durato per lui (e per noi tifosi) troppi mesi. La partita contro il Bologna, quella contro il Maccabi Haifa e quella contro il Milan saranno tutte importanti, per la lotta allo scudetto, per il passaggio del girone di Champions e per rispondere alle giuste critiche dell’ultimo periodo. Non dovesse arrivare una reazione immediata dopo la sosta credo che sia giusto interrogarsi anche sul futuro di Allegri sulla panchina della Juve».

Paolo: «E allora non mi resta che chiudere sul mister. Hai indicato una deadline. Qual è il problema più urgente che deve risolvere? É chiaro che non ce n’è solo uno, ma io credo che il primo livello sia quello psicologico. Abbiamo un’autostima bassissima in questo periodo, tra squadra e ambiente. Dato che questo è il tuo ambito di studi, regalaci una consulenza…».

Virginia: «Come hai detto anche tu giustamente i problemi sono tanti, Allegri in questo momento ne rappresenta soltanto una parte. Uno dei fattori più importanti è che a guidare la scelta di continuare con lui non siano ragioni meramente economiche, legate alla durata del contratto ed ai suoi costi, ma che ci sia da parte di tutti coloro che sono coinvolti, ovvero della dirigenza, dello spogliatoio, dello staff tecnico e dello stesso allenatore, la convinzione di poter portare avanti il progetto che è stato intrapreso. La testa e la condizione atletica dei nostri sono stati tra gli argomenti più dibattuti di questo inizio della seconda stagione dell’Allegri-bis. Vedere Di Maria compiere ingenuità del calibro della gomitata ad Izzo fa spalancare gli occhi sulla questione psicologica. La maggior parte delle volte una buona autostima aiuta a mandare meglio le gambe e una buona autostima viene anche da una buona condizione, quindi recuperare lo spogliatoio, riportargli la convinzione di essere forte e qualche risultato positivo sarebbero elementi importantissimi per svoltare il momento. A questo devono lavorare sinergicamente tecnico, staff e giocatori».

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