Juve avvantaggiata senza coppe? Col Sassuolo è la partita della verità
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Juve avvantaggiata senza coppe? Col Sassuolo è la partita della verità

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Juve avvantaggiata senza coppe? Col Sassuolo è la partita della verità. Dopo la Lazio serve continuità di risultati e prestazione

La Juve che non gioca Champions, Europa o Conference League è avvantaggiata rispetto alle altre per la lotta scudetto? E’ questa la domanda che circola tra addetti ai lavori e tifosi dopo la tre giorni di coppe europee che ha visto impegnate Atalanta, Fiorentina, Inter, Lazio, Milan, Napoli e Roma. In tanti dicono di si, perché la Juve rispetto a queste squadre in settimana ha riposato e ha preparato al meglio la partita col Sassuolo, a differenza delle altre rivali. Per Allegri, sollecitato sul tema in conferenza stampa, non è così: «Vantaggi senza coppe? Non so quale sarà il vantaggio o lo svantaggio, dipende dai punti di vista. Noi dobbiamo pensare che l’anno prossimo la Juve dovrà giocare in Champions, perché sarà un valore aggiunto a livello tecnico ed economico per la società. Su questo ci dobbiamo impegnare».

La prova della verità, come sempre, passerà dal campo e dalla delicata sfida odierna del Mapei Stadium contro il Sassuolo di Dionisi. E guardando al recente passato non è per niente scontato che i bianconeri riescano ad imporsi con facilità. Nell’ultimo precedente del 16 aprile, infatti, su proprio la formazione neroverde ad imporsi con un gol di Defrel al 64′. Tranne poche eccezioni, poi, la trasferta in Emilia per la Vecchia Signora non è mai stata semplice. E’ vero che il Sassuolo non ha iniziato al meglio il suo campionato (1 vittoria e 3 sconfitte con 5 gol fatti e 9 subiti), ma è altrettanto vero che sottovalutare un avversario del genere sarebbe un errore clamoroso da parte dei bianconeri.

Allegri in conferenza stampa ha chiesto equilibrio proprio per non cadere nel tranello dell’eccessiva euforia e per non incappare nell’errore già commesso contro il Bologna. Dopo il super debutto contro l’Udinese i bianconeri sembravano avere vita facile con la squadra di Thiago Motta, ma così non fu. Solo un gol di Vlahovic a dieci minuti dalla fine tolse le castagne dal fuoco pareggiando la rete di Ferguson. Ora, a sette giorni dal roboante 3-1 alla Lazio che ha riacceso gli animi dei tifosi, la Juve è chiamata a dare continuità di risultati e di prestazioni. Come? Vincendo e convincendo.

Conquistare i 3 punti, infatti, per i bianconeri significherebbe agguantare il primo posto in solitaria per almeno una notte in attesa della sfida dell’Inter con l’Empoli di domani all’ora di pranzo. Una vetta che a questo punto del campionato avrebbe un significato più simbolico che di sostanza. I bianconeri, dopo 9 anni da dominatori assoluti della Serie A, da ormai tre stagioni stazionano in posizioni ben lontane dalla cima della classifica. Vincere e approdare in vetta, comunque, sarebbe un segnale forte per tutte le rivali nella corsa scudetto.

E allora la Juve deve dimostrare ancora una volta sul campo che non giocare di martedì, mercoledì o giovedì sera è davvero un vantaggio in una stagione che, a detta di Allegri e della società, deve essere di rilancio e di rinascita. Gli occhi e l’attenzione di tutti saranno sulla sfida del Mapei Stadium. In caso di passo falso, c’è da giurarci, i bianconeri finirebbero subito nel mirino della critica.

La controprova sul fatto se la Juve sia realmente avvantaggiata o meno nel giocare le coppe, in ogni caso, arriverà tra pochi giorni, visto che martedì prossima la Vecchia Signora ospiterà il Lecce allo Stadium per il turno infrasettimanale di Serie A per poi giocare contro l’Atalanta domenica prima ottobre. Da oggi, quindi, inizia la settimana della verità per Allegri e i suoi.

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