LAVAGNA TATTICA - La Juve di Allegri è troppo fragile in mezzo al campo
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LAVAGNA TATTICA – La Juve di Allegri è troppo fragile in mezzo al campo

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La Juve di Allegri è stata sovrastata a centrocampo contro l’Empoli. Il palleggio di Andreazzoli ha sovrastato i rivali

Più ancora della sconfitta, l’aspetto preoccupante di Juve-Empoli consiste nel sostanziale dominio tecnico degli ospiti contro una squadra impotente in entrambe le fasi. Di solito, molte piccole che vengono allo Stadium si impauriscono nella ripresa, barricandosi dietro e lanciando palloni nel vuoto. L’Empoli non si è invece mai snaturata, dominando spesso il palleggio e  costringendo la Juve ad abbassarsi anche nei minuti finali. I bianconeri, oltre a essere molto fragili dietro (concedevano molti varchi), erano in profonda difficoltà nel recuperare palla. Tant’è che i toscani hanno ben saputo fare anche possesso conservativo, facendo passare minuti preziosi contro una Juventus spesso inerme anche dal punto di vista agonistico.

Questa azione è del minuto 74′. Vediamo l’Empoli riversa nella metà campo bianconera, con la Juve bassa e perforabile, nonostante dovesse cercare di pareggiare.

Contro il 4-3-1-2 dell’Empoli, la Juve senza palla ha sofferto tante situazioni. Gli ospiti, rispetto allo sterile palleggio bianconero, avevano grande organizzazione che abbinavano a un’elevata pulizia tecnica. Abbiamo visto uno dei classici scompensi della Juventus di Allegri, ossia le transizioni difensive. Quando i bianconeri attaccano, tendono ad alzare molto le mezzali, che riempiono l’area nei cross. Se l’avversario riparte, ci sono quindi tanti spazi per con il regista juventino (ieri Danilo) troppo isolato.

Come possiamo notare nella slide sopra, ciò è stata una costante di ieri. Rabiot e Bentancur sono alti, di conseguenza Danilo è da solo e ci sono praterie centrali. L’Empoli, una squadra che palleggia molto in mezzo, è andata a nozze in queste situazioni, incontrando tanti spazi contro una Juventus fragile e lunga per vie interne. I bianconeri erano spesso costretti a rincorrere.

Anche costruendo dal basso, i toscani hanno costantemente manipolato il pressing bianconero. L’Empoli attaccava bene lo spazio alle spalle di Cuadrado, proprio come avvenuto in occasione del gol, nato da un prolungato ed efficace palleggio da dietro. I toscani fanno girare bene palla da destra verso sinistra, con Bentancur che si trova in ritardo nell’uscire su Marchizza (il terzino).

Con l’ex Boca che va sul calciatore rivale, l’Empoli è molto brava ad attaccare gli spazi che si creano. Marchizza verticalizza bene su Bajrami (il trequartista), che di prima serve un Bandinelli (la mezzala) che si inserisce alle spalle di un Cuadrado rimasto troppo alto. Arriva poi il gol di Mancuso, grazie a un’azione che da un lato dimostra la grande organizzazione del palleggio empolese, ma che dall’altro fotografa le profonde difficoltà della Juve senza palla.

Qui si vede Bandinelli che attacca bene lo spazio dietro Cuadrado.

Se la Juventus era molto prevedibile e statica quando aveva la palla, al contrario l’Empoli riempiva in modo dinamico e intelligente il centro dell’attacco. Le punte, Cutrone e Mancuso, si aprivano molto per portare fuori posizione Bonucci e De Ligt. In tal modo, l’Empoli creava buchi che era brava a riempire, con Danilo costretto costantemente a correre all’indetro.

Qui un altro esempio.

La situazione è ulteriormente peggiorata nella ripresa. La Juve ha attaccato male e in modo frenetico per segnare, buttando palloni in mezzo che la difesa toscana ha respinto con discreta facilità. Con le punte tenute alte e un Bajrami sempre pronto a ribaltare l’azione, l’Empoli aveva continue soluzioni di passaggio per ripartire. C’erano buchi in mezzo che i toscani hanno ben sfruttato. Considerando che l’Empoli palleggia soprattutto per vie interne, la Juve è parsa molto impreparata nel difendere in queste situazioni, con Danilo isolato e spesso sovrastato.

Due delle molte situazioni della ripresa in cui ci sono praterie tra mediana e difesa, spazi che l’Empoli occupa molto bene.

Oltre ad avere una fase di possesso confusa e sterile, la Juventus è finora estremamente fragile senza palla. Problemi che Allegri deve assolutamente risolvere.

 

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