La Juve di Allegri sta poco nella trequarti rivale, lo dicono i dati - ANALISI
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LAVAGNA TATTICA – La Juve di Allegri sta poco nella trequarti rivale, lo dicono i dati

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La Juve di Allegri si abbassa troppo, soprattutto nella ripresa. E’ una delle ultime squadre della Serie A per passaggi nella trequarti rivale

Una Juve discontinua

Uno degli aspetti più palesi di questo inizio di stagione della Juve di Allegri consiste nel crollo dei ritmi che di solito avviene durante i secondi tempi (a volte addirittura dopo il gol segnato). I bianconeri hanno spesso iniziato bene la partita, con un buon possesso e una discreta fluidità nel palleggio. La Juve ha avuto diverse volte il merito di segnare al primo tiro in porta o quasi.  Questo ha condizionato pesantemente l’atteggiamento della squadra, che spesso ha rinunciato totalmente al pressing offensivo e alla gestione del possesso, limitandosi a una difesa di posizione molto bassa e attendista. Come abbiamo scritto molte volte, questo atteggiamento non paga più come ai tempi della (B)BBC. Ai tempi la Juve aveva una delle fasi difensive migliori al mondo e, in generale, era un calcio più speculativo, in cui le rivali dei bianconeri avevano meno soluzioni e risorse in fase di possesso. Insomma, barricarsi nella propria trequarti, voleva dire blindare la porta di Buffon e portare a casa il risultato.

Cosa dicono i dati

Oggi non è più così e avere assunto quell’atteggiamento ha compromesso in negativo le partite della Juventus. Prima di tutto, perché i bianconeri hanno fatto brutti errori difensivi nei pressi della porta di Szczesny, e poi perché ha allontanato troppo la squadra dalla trequarti avversaria. La Juventus, con un baricentro così basso, non è riuscita né a risalire, né a utilizzare bene il possesso per guadagnare metri e difendersi con la palla abbassando i ritmi.

Lo si vede bene nell’interessante grafico di Calcio Datato. La Juventus è una delle ultime squadre della Serie A per passaggi nella trequarti avversaria, addirittura dietro allo Spezia. Questo risultato è conseguenza soprattutto dell’atteggiamento che i bianconeri assumono nei secondi tempi, dove si portano i rivali nella propria trequarti e quasi rinunciano a risalire il campo. Allegri deve cercare di risolvere questa passività che la Juve assume dopo i 45′, perché fin qui si è rivelata un limite e non è stata in grado di valorizzare i propri giocatori più tecnici. Abbandonarsi così presto a una difesa a oltranza e a un baricentro così basso non sembra lo stile più adatto per le caratteristiche degli uomini a disposizione.

 

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