Perché Locatelli è la chiave per aggiustare i problemi della Juve
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LAVAGNA TATTICA – Perché Locatelli è la chiave per aggiustare i problemi della Juve

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Queste prime partite della Juve hanno confermato come mai Locatelli sia necessario. Serve ordine nel palleggio e pulizia tecnica

Nel disastroso secondo tempo di Juve-Empoli, Allegri ha fatto entrare Locatelli per cercare di raddrizzare il risultato. Nel finale di gara, l’ex Sassuolo ha fatto praticamente l’attaccante aggiunto riempiendo l’area nei cross. Tant’è che l’occasione più netta del secondo tempo è arrivata proprio dai piedi di Locatelli, che in allungo ha sfiorato il palo su un cross basso dalla sinistra effettuato da Kulusevski. Sarebbe stato un gol da attaccante puro. Quella giocata esprime bene la polivalenza del calciatore, che non è un mediano compassato bensì un giocatore mobile che incide sia nella costruzione in zone più arretrate del campo, sia negli smarcamenti offensivi. Lo abbiamo visto agli Europei, dove in avvio di azione aiutava Jorginho nella regia, mentre negli ultimi metri si sganciava molto sulla trequarti, diventando mezzala. Per usare termini cari alla scuola attuale di Coverciano, faceva sia il costruttore che l’invasore.

Tuttavia, più che per le sue qualità offensive, in queste prime due partite è apparso chiaro come le doti dell’ex Sassuolo servano soprattutto nel palleggio, per dare più ordine alla manovra. La Juventus ha infatti lanciato segnali molto preoccupanti sotto questo punto di vista, patendo la fase di non possesso di squadre come Udinese e Empoli, non certo formazioni dal pressing forsennato. Nel secondo tempo della Dacia Arena, per esempio, la Juve ha faticato enormemente nel risalire il campo. Quando l’Udinese pressata in avanti, vedevamo tanti lanci nel vuoto, proprio perché mancava spesso la soluzione di passaggio. Squadra ferma e compagni lontani, senza che nessuno si abbassasse per supportare il portatore. L’Udinese è così riuscita a stare stabilmente nella trequarti rivale.

Un lancio di Ssczesny, con la squadra ferma e nessuno che gli dia soluzioni di passaggio.

Proprio in quei frangenti si è sentita la mancanza di un Locatelli che a Sassuolo si è esaltato in un radicale calcio di possesso, in cui l’ex Milan è stato il calciatore della Serie A con più tocchi. Insomma, il suo inserimento in pianta stabile sembra essere vitale per poter dare alla Juve ordine e sicurezza nel palleggio. Serve un riferimento in grado di fare passare tanti palloni su di sé, in grado di ordinare la squadra e dare sicurezza ai compagni.

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