LAVAGNA TATTICA - Van de Beek Juve: è il giocatore che serve?
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LAVAGNA TATTICA – Van de Beek Juve: è il giocatore che serve?

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Ci sono nuovi interessi della Juve per Van de Beek. E’ il giocatore di cui Allegri ha bisogno?

E’ notizia di questi giorni l‘interesse della Juve per Donny van de Beek. Il talento olandese era stato uno dei principali volti di quel fantastico Ajax che nel 2019 sfiorò la finale di Champions, ma sta trovando pochissimo spazio al Manchester United. Van de Beek è un giocatore piuttosto peculiare, che aveva un ruolo molto preciso in quell’Ajax. Era una squadra dominante col pallone, piena di giocatori che amavano ricevere sulla figura, agire molto vicini tra di loro e dialogare con tanti passaggi corti.

Ebbene, Van de Beek era forse l’unico calciatore le cui qualità si vedevano soprattutto senza palla. L’olandese era infatti tra gli ultimi per palloni toccati e passaggi effettuati. Spiccava per i suoi smarcamenti, sempre intelligenti, e per la sua continua mobilità. Non ha una tecnica sopraffina (è anzi piuttosto minimale) e non lo possiamo definire come palleggiatore. Sa però sempre farsi trovare al posto giusto, soprattutto in ottica offensiva.

Quell’Ajax giocava con un 4-2-3-1 in cui Tadic, nominalmente prima punta, agiva in realtà da falso nove: svariava su tutto il fronte offensivo liberando costantemente il centro dell’attacco, occupato dai compagni. Van de Beek, ossia colui che agiva alle spalle di Tadic, si ritrovava così spesso e volentieri a riempire sia l’area che il centro dell’attacco. Tant’è che in molti frangenti sembrava addirittura lui il centravanti dell’Ajax. Insomma, Van de Beek era la pedina perfetta per dare imprevedibilità e smarcamenti a una squadra a cui mancava forse un po’ di incisività nell’attaccare gli spazi. Non a caso, l’attuale calciatore del Manchester United si è contraddistinto per una valanga di gol e assist, rispettivamente 9 e 10 nella stagione 2018-2019 di Eredivisie.

Alla Juve arriverebbe quindi un calciatore molto intelligente, capace di muoversi in modo proficuo su tutto il terreno di gioco per aiutare la manovra. Van de Beek sa sia facilitare l’azione in zone più arretrate del campo, sia dare pericolosità negli ultimi metri. Non è necessario che tocchi palla per incidere: a volte bastano i suoi movimenti per attrarre fuori posizione gli avversari e creare così situazioni di vantaggio.

Ipotizzando un suo inserimento tra le fila dei bianconeri, bisogna ipotizzarlo come vertice alto del centrocampo. Ossia, come trequartista incursore nel 4-3-1-2 (modulo che però non favorirebbe Chiesa) o in un 4-3-3 con vicino a lui due mediani più bloccati. Van de Beek non è un costruttore della manovra: gli va data libertà tattica di muoversi, permettendogli di stare per tanto tempo nella trequarti rivale.

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