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Le scommesse sul calcio prima e dopo il Covid

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Il 2020 sarà ricordato come l’anno più difficile degli ultimi decenni. Lo scoppio della pandemia di corona virus, oltre a colpire più o meno direttamente gli affetti di ognuno di noi, ha avuto conseguenze molto pesanti su tutti i settori, da quello sociale a quello economico, dallo sport alla cultura all’arte.

Anche il mondo delle scommesse è stato fortemente colpito: lo stop forzato di tutti gli eventi sportivi per diversi mesi, in primis dei campionati di calcio, ha causato un drastico calo dell’attività di tutti i bookmaker. Molti di loro hanno cercato di ingegnarsi, quotando gli sport virtuali, le pochissime discipline non stoppate dal covid-19 (ad esempio il ping pong) oppure spingendo sugli eSport, i tornei di videogiochi che, essendo praticati a distanza, non hanno risentito del lockdown. Prima del covid-19 regine erano le scommesse sul calcio, e sul sito migliorsitoscommesse.net o su altri portali specializzati gli appassionati potevano sbizzarrirsi a scoprire i migliori bookmaker, i mercati più interessanti, le strategie di giocata e molto altro.

PRIMA DELL’EMERGENZA-COVID

Fino a metà febbraio, soprattutto nel calcio la stagione in corso stava entrando nelle sue fasi-clou: in Italia, il campionato si avviava alla seconda metà del girone di ritorno, con la lotta a tre tra Juventus, Lazio e Inter per la conquista dello scudetto. Anche Champions League ed Europa League erano entrati nella fase calda, quella degli scontri a eliminazione diretta. I nostri colori erano difesi da Juventus, Napoli e Atalanta nella Coppa dalle Grandi Orecchie, e da Inter e Roma in Europa League.

Il calcio, inoltre, si avviava a due importantissimi eventi estivi: prima, i Campionati Europei, che per la prima volta sarebbero stati itineranti, e poi le Olimpiadi di Tokyo, che avrebbero avuto nel torneo calcistico, come di consueto, una delle sue medaglie più prestigiose. Il lockdown e la sospensione di tutti gli eventi hanno scombussolato tutto, come abbiamo avuto modo tutti di vedere.

LA RIPRESA DOPO L’EMERGENZA

Dopo alcuni mesi davvero difficili, piano piano i vari Stati hanno cominciato a gestire con più razionalità l’epidemia, e anche le attività sportive hanno potuto riprendere. A una condizione, però, che non ha mancato di fare sentire i suoi effetti, soprattutto a livello emotivo e psicologico sui nostri beniamini. Calcio, basket e altri sport hanno potuto terminare la stagione, ma a porte chiuse, per evitare una nuova diffusione dei contagi e salvaguardare così la salute pubblica.

E così abbiamo assistito a una marcia a tappe forzate di tutti i campionati di calcio, che per decisione della UEFA si dovevano concludere obbligatoriamente entro il 2 agosto, per garantire la regolarità della stagione e lo svolgimento delle coppe europee. Abbiamo vissuto settimane frenetiche, in cui le squadre di Serie A giocavano ogni tre giorni. Indubbiamente, lo stress fisico per i tanti impegni ravvicinati ha avuto un peso, così come la disputa di big match quali Milan – Juventus o Atalanta – Inter senza il pubblico di casa, con tutta la spinta che può regalare ai propri idoli.

Ah, dimenticavamo: i Campionati Europei e le Olimpiadi sono stati rinviati di un anno, e così, ad agosto, si disputeranno le partite di Champions ed Europa League, così che poi i campionati 2020/21 possano regolarmente iniziare a settembre. Anche il calciomercato avrà delle date insolite, perché si aprirà ufficialmente proprio l’1 settembre, per concludersi un mese più tardi.

COME SONO CAMBIATE LE SCOMMESSE SUL CALCIO

La marcia a tappe forzate dei campionati, con sfide ogni tre giorni, e la formula a gara secca di Champions ed Europa League, così come la disputa delle partite a porte chiuse, ha reso le scommesse un’impresa ancora più difficile, per tutti gli appassionati, che comunque hanno ripreso con entusiasmo a puntare, una volta che le restrizioni sono state tolte e l’attività sportiva è ripresa.

Del resto è comprensibile: se già è molto difficile pronosticare in condizioni normali un quarto di finale di Champions, figuriamoci se la partita, anziché sulla distanza andata/ritorno, si disputa in gara unica e senza la spinta del pubblico. Lo stesso vale naturalmente anche per gli atleti in campo: anche se grandi protagonisti come Pep Guardiola, mister del Manchester City, dichiarano che, nonostante tutto, se non vinceranno la Champions League avranno fallito, come riporta l’articolo che abbiamo scritto qualche giorno fa, le condizioni in cui i match si disputano in questa bizzarra stagione sono davvero difficilmente prevedibili. Pensate anche solo alla possibilità di effettuare cinque cambi anziché i tradizionali tre: questo rende molto difficili le puntate sui singoli giocatori. Le statistiche ci hanno detto che le gare disputate dopo il lockdown hanno visto molti più gol (e molti più rigori) rispetto a quelle disputate prima: tenerne conto potrebbe essere importante nella scelta del mercato giusto.

Quello che è certo è che anche per le scommesse sul calcio si può parlare di un prima e dopo il covid, e che oggi puntare è ancora più stimolante proprio per la maggiore imprevedibilità: gli appassionati troveranno pane per i loro denti!

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