Llorente cuore Juve: «Quando lasciai Vinovo avevo le lacrime agli occhi»
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Llorente cuore Juve: «Quando lasciai Vinovo avevo le lacrime agli occhi»

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L’attaccante basco del Tottenham, prossimo avversario della Juve in Champions League, ricorda con grande emozione e trasporto i suoi trascorsi bianconeri. Le parole di Fernando Llorente

È uno dei nomi più amati dal popolo bianconero per la sua professionalità, per la sua signorilità, per la sua cieca dedizione alla causa. Fernando Llorente è rimasto impresso nel cuore dei tifosi della Juve. Come racconta Nando in un’intervista nell’edizione odierna di Tuttosport, la tifoseria di Madama non ha mai smesso di dimostrargli il proprio affetto e, presumibilmente, non lo farà nemmeno martedì, quando il basco arriverà da avversario allo Stadium: «Sarà una sensazione bellissima – esordisce Llorente – Ho vissuto momenti indimenticabili, vinto cinque titoli, raggiunta una finale di Champions. Sui social i tifosi mi dimostrano tuttora grande affetto. Mi fanno sentire importante come se fossi stato lì non 2 anni ma 10».

Ed è soprattutto per l’amore della tifoseria della Vecchia Signora che Llorente continua a seguire e tifare la sua ex squadra: «Meglio la Juve attuale o la mia? Cambia ogni anno, ma resta al top. Fare 102 punti in campionato come il primo anno in cui ero a Torino io sarà dura… Il Napoli sta disputando una stagione strepitosa, però penso che alla fine la Juve vincerà lo scudetto di nuovo. Me lo auguro: in serie A tifo per i miei ex compagni». In Serie A, appunto. Perché martedì sera c’è Tottenham-Juve e l’ariete spagnolo, che verrà probabilmente inserito a partita in corso, sarà impegnato in duello speciale: «Io contro Chellini? Sono pronto e… abituato: mi sono allenato due anni con lui (risata). Giorgio gioca come si allena, è super professionale. Pazzesco. Vorrei averne undici di Chiellini in squadra. La difesa della Juventus è fantastica, per un attaccante segnare contro di loro ha il sapore dell’impresa».

Fernando ha poi svelato alcuni punti di forza degli Spurs che, a quanto sembra non sono soltanto Harry Kane: «Siamo una squadra giovane, ma in crescita, e in Europa abbiamo già vinto contro il Real Madrid. Sogniamo di arrivare fino in fondo e sappiamo che per riuscirci bisogna battere i migliori, a partire dalla Juventus. Non siamo Kane-dipendenti. Il Tottenham è Pochettino. Kane è fenomenale, però ha bisogno dei compagni. Il nostro allenatore, invece, ha avuto un ruolo decisivo per la crescita del club. Ora siamo tra le big e c’è un clima armonioso, da famiglia».

Impossibile, infine, non tornare sull’emozionante momento dell’addio alla Juventus, ovvero a un popolo e ad una grande famiglia: «La Juve è difficile da lasciare. Io sono uscito da Vinovo piangendo, con i lacrimoni. Ed è vero quello che ho sentito dire da Trezeguet: solo quando lasci la Juventus capisci davvero quello che avevi. A me manca tanto, ci tornerei sempre. E’ speciale perché, pur essendo un club enorme, all’interno è una famiglia. L’immagine della Juve è bella anche qua e io la innalzo ulteriormente: faccio una gran pubblicità…».

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