Nocerino a RBN: «Tonali talento importante, ma la maglia della Juve pesa»
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Nocerino a RBN: «Tonali talento importante, ma la maglia della Juve pesa»

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Nocerino a RBN: «Tonali talento importante, ma la maglia della Juve pesa». L’ex centrocampista bianconero sul giovane del Brescia

Antonio Nocerino, ex centrocampista della Juve, ha parlato ai microfoni di Radio Bianconera durante Terzo Tempo dell’emergenza Coronavirus e delle ripercussione calcistiche.

EMERGENZA CORONAVIRUS – «Qui negli Stati Uniti è tutto fermo, c’è un programma per tutti fatto dal preparatore. Ovviamente non è come allenarsi al campo, ma si fa quel che si può. Dobbiamo cercare di tenerci in allenamento e di non arrugginirci perché qui iN MLS il campionato è appena agli inizi».

RIPRESA – «Io penso che in primis ci sia la salute, al calcio in questo momento penso poco. Gli scienziati dovrebbero dire se è tutto ok per giocare. Il fatto che non riescano a mettersi d’accordo neanche loro è un problema. Mancano poche partite, quindi in un mese si può finire, ma deve essere tutto ok. Senza il sì delle persone competenti io non riprenderei».

RIPRESA MAGGIO-GIUGNO – «È strano, in estate resti fermo un mese e poi inizi il ritiro. Penso si rifarà la preparazione e poi si comincerà a giocare. Con il caldo magari si può introdurre un time-out come c’è qui in America, ne facciamo 2-3 a partita. Le soluzioni ci sono, nel calcio ci sono tanti professionisti che sapranno gestire una situazione così estrema. Penso che in tre settimane il calciatore possa tornare a giocare, poi secondo me la forma si riprende giocando. Per me da calciatore era così, il mio allenamento era la partita».

RICOMINCIARE – «Sicuramente sarei timoroso, ma la paura te la deve togliere chi è competente. La paura c’è, finché non si trova un vaccino o un medicinale bisognerà convivere con certe regole. Chiaramente in campo non puoi indossare mascherine, quindi devi essere sicuro di poter riprendere».

ALLENATORI – «Io ne ho avuti tanti che erano allenatori che insegnano, come Zeman e Ranieri. Oggi l’allenatore è molto più gestore, non è più insegnante come qualche anno fa. Io però vado matto per Conte, mi fa impazzire. L’ho visto, lo osservo, lo guardo. E poi le sue squadre hanno un’identità. In un mese capisci che una squadra è di Conte. Poi mi piacciono molto anche Inzaghi e De Zerbi. Allegri? Sicuramente mi ha dato tantissimo, lo stimo, ma a me piace tantissimo Conte. È venuto all’Inter e ha trasformato la squadra, alla Juve ha fatto lo stesso, con lui è diventata una macchina da guerra. Mi sarebbe piaciuto essere allenato da lui. Purtroppo quando sono arrivato in prima squadra la società non era quella di adesso. A mio avviso è uno dei migliori, è un allenatore passionale, che trasmette tanto. Forse Gattuso è un po’ come lui».

TONALI-JUVE «È un prospetto importante, ma la maglia della Juve pesa, ti fa venire la scoliosi se non la sai portare. Io ho avuto l’onore di indossarla ed è davvero pesante, cammini con un macigno sulla schiena, non è per tutti. A un giovane serve tempo per poter sbagliare e il calcio questo non te lo dà. Bisogna capire che personalità ha, a me piace tantissimo e spero che possa arrivare alla Juve».

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