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Palladino Juventus, non tramonta questa opzione per il dopo Tudor: continuano le valutazioni in casa bianconera. Gli aggiornamenti

Palladino Juventus, il tecnico svincolato resta in corsa: è il nome alternativo se salta la trattativa con l’ex CT, profilo intrigante ma rischioso
La caccia al nuovo allenatore della Juventus è entrata nella sua fase più calda, con Luciano Spalletti in pole position e un incontro decisivo atteso a breve. Ma la dirigenza bianconera, guidata da Damien Comolli, non lascia nulla al caso e tiene vive anche le piste alternative. Come confermato dall’esperto di mercato Fabrizio Romano, Raffaele Palladino resta un nome concreto, la vera opzione B qualora la trattativa principale dovesse saltare.
Palladino: la scommessa giovane che intriga Comolli
Dopo l’esonero di Igor Tudor, la Juventus ha affidato la panchina ad interim a Massimo Brambilla per la sfida infrasettimanale contro l’Udinese, con l’obiettivo di avere il nuovo tecnico già per il weekend. Le ultime ore sono state frenetiche, con contatti continui per definire l’accordo con il successore. Se Spalletti è il favorito, la candidatura di Palladino non va affatto sottovalutata.
Secondo Romano, ci sono stati contatti anche con l’ex allenatore di Monza e Fiorentina, che resta un nome in corsae va mantenuto nella lista, soprattutto in base a quello che accadrà con Spalletti. Palladino rappresenta la “scommessa”, l’idea intrigante che ricorda, per certi versi, la scelta fatta in passato per Thiago Motta: puntare su un tecnico giovane, con idee di calcio moderne e propositive, per aprire un nuovo ciclo. Il suo status di svincolato, dopo la fine dell’esperienza con la Fiorentina, lo rende inoltre contrattualmente semplice ed economicamente vantaggiosorispetto ad alternative più blasonate.
Palladino: pro e contro di una scelta coraggiosa
I punti a favore di Palladino non mancano. Ha già dimostrato a Monza di saper costruire squadre organizzate, capaci di esprimere un buon calcio e di ottenere risultati sorprendenti, valorizzando anche giocatori meno noti. Il suo approccio al lavoro e la sua filosofia di gioco sono considerati in linea con la volontà dei bianconeri di aprire un nuovo capitolo, magari più focalizzato sulla crescita dei giovani e sulla sostenibilità. Per Damien Comolli, che ha sempre mostrato una predilezione per profili innovativi, l’idea di puntare su un tecnico emergente come Palladino potrebbe essere una tentazione forte.
Tuttavia, proprio come il suo predecessore Thiago Motta, Palladino rappresenta anche un punto interrogativo. Non ha mai allenato un top club con le pressioni, le aspettative e la rosa della Juventus. Sarebbe una scommessa, un salto nel buio in un momento delicatissimo per il club. La sua candidatura si scontra con quella, più rassicurante, di Luciano Spalletti, un tecnico vincente e abituato a gestire spogliatoi complessi.
La situazione è chiara: Palladino è l’alternativa principale, il nome pronto a subentrare se la trattativa con Spalletti dovesse incontrare ostacoli insormontabili (come la durata del contratto). Comolli valuta attentamente pro e contro, consapevole che la scelta del nuovo allenatore non può essere sbagliata. La Juve aspetta l’esito del summit con Spalletti, ma tiene calda la pista che porta alla scommessa Palladino.
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