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Perché sempre più calciatori superano i 35 anni?
C’è stato un cambiamento radicale nel calcio, che negli ultimi 30 anni è diventato sempre di più uno sport dove tutto è sottoposto a rigorosi controlli a giovamento della salute. Fino agli anni ‘90 era comune vedere calciatori che fumavano qualche sigaretta, l’entità dei falli era molto più violenta e anche la medicina ne sapeva molto di meno.
Se oggi è normale arrivare a oltre 35 anni ancora in piena forma, è grazie all’attenzione maggiore sull’alimentazione e su tutti i nutrienti che consentono di prolungare la carriera. Artisti del pallone come Totti, Dzeko, Messi, CR7, Lewandowski e Ibrahimovic sono riusciti a competere ai massimi livelli fino anche ai 40 anni: questo è un risultato di diversi fattori combinati.
Scegliere i giusti integratori, come il prodotto Essential Series di HSN, seguire un’alimentazione e un allenamento personalizzati, gestire il carico secondo le proprie esigenze e disponibilità fisica, sono tutte prospettive di un unico obiettivo: dare e andare al massimo dopo i 35 anni.
L’importanza della gestione del carico durante la preparazione fisica
Esistono anche casi più estremi, di calciatori che in passato trascorrevano tutta la notte a ballare in discoteca e il giorno dopo si presentavano direttamente agli allenamenti: Ronaldo il Fenomeno, Maradona e Ronaldinho, tanto per citarne alcuni.
Famosi gli episodi di Ronaldo Il Fenomeno che va a svegliare Vieri alle 3 di notte per andare in discoteca, oppure il mito di Ronaldinho che dormiva già in divisa o arrivava agli allenamenti direttamente dalle migliori discoteche d’Europa.
Questi grandi campioni hanno scritto pagine importanti della storia del calcio, ma hanno sottovalutato pesantemente la gestione del carico, infatti, la loro carriera dopo i 30 anni ha subito una pesante regressione delle potenzialità, ma per gestione del carico, intendiamo soprattutto quello relativo alla preparazione atletica e dunque, agli esercizi in allenamento.
Attualmente, la maggior parte dei calciatori conduce una vita dedicata solo allo sport e l’evoluzione delle nuove metodologie di esercizio è venuta incontro alla predisposizione della longevità professionale.
Se prima si sbagliava troppo spesso non solo in allenamento, ma anche nella quotidianità, oggi è possibile affidarsi a un alto livello tecnologico per il monitoraggio dei dati biomeccanici, analisi attraverso tecnologie GPS, sensori biometrici, tutto per modulare l’intensità delle sessioni e aumentare la longevità della carriera.
Alimentazione personalizzata e salute articolare
Un altro tallone d’Achille dei calciatori, soprattutto in passato, riguarda l’alimentazione, perché prima era più difficile resistere agli alimenti grassi, in quanto non era prevista una dieta personalizzata, elemento che oggi, aiuta sicuramente a migliorare la longevità fisica dei calciatori.
Gestione del carico, alimentazione e allenamenti personalizzati rappresentano un punto di forza per le articolazioni, perché ogni calciatore si servirà dei tempi di recupero prescritti per il suo organismo, in modo da poter affrontare allenamenti e gare al top della forma fisica.
Immaginiamo tutti i calciatori che dopo un allenamento o un match se ne andavano a ballare in discoteca: quale carico avrebbero potuto sopportare i loro muscoli? Oggi, gli atleti danno molta più attenzione a tutti questi fattori e per questo superare i 35 anni ancora in attività è diventata una prassi molto comune, rispetto al passato.