Perin dallo Juventus Creator Lab: «Fondamentale alzare un trofeo, ma prima c'è la Salernitana. Futuro Allegri? Nello spogliatoio...»
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Perin dallo Juventus Creator Lab: «Fondamentale alzare un trofeo, ma prima c’è la Salernitana. Futuro Allegri? Nello spogliatoio…» – VIDEO

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Mattia Perin, portiere bianconero, ha così parlato a margine dell’inaugurazione del nuovo Juventus Creator Lab: le dichiarazioni

(inviato allo Juventus Creator Lab) – Mattia Perin è presente all’inaugurazione dello Juventus Creator Lab. A margine dell’evento ha rilasciato queste dichiarazioni.

PROSSIME GARE DECISIVE – «Abbiamo i due obiettivi stagionali nel giro di 3 giorni tra domenica e mercoledì. Dobbiamo pensare prima a domenica, non sottovalutare la Salernitana che ha messo in seria difficoltà l’Atalanta. Prima regola non sottovalutare l’avversario, dare il meglio di noi per prendere i tre punti. Poi prepareremo la finale con l’Atalanta, abbiamo una fantastica opportunità e daremo il massimo».

ALZARE UN TROFEO – «Alla Juve è fondamentale sempre alzare un trofeo. Abbiamo passato annate dove non ci siamo riusciti, ma un paio di anni fa abbiamo fatto una finale di Coppa Italia, semifinali di Coppa ed Europa League. In due anni abbiamo fatto molta esperienza in partite che molti di noi non avevano l’opportunità di giocare. Abbiamo costruito una parte importante di ognuno di noi per tornare ad alzare un trofeo in questi anni».

CRISI DI RISULTATI – «Siamo dei ragazzi che lavorano duro. Abbiamo sofferto la mancanza di vittorie, ma mai abbiamo fatto mancare sacrifici e voglia di lottare. Contro l’Atalanta abbiamo a disposizione una grande occasione».

FUTURO – «Nello spogliatoio nessuno ne sta parlando. Quando raggiungeremo gli obiettivi ognuno penserà a cosa fare nel futuro. Allenatore? E’ una questione che resta fuori dallo spogliatoio».

ALLEGRI CRITICATO – «Oramai nel calcio ci abbiamo fatto l’abitudine. Abbiamo la struttura per sopportare critiche ed elogi con il giusto equilibrio».

STAGIONE CON POCHE PRESENZE«E’ stato un anno particolare perché non essendoci le competizioni europee ho giocato molto meno. Ho preparato come sempre ogni partita come se dovessi giocare anche se sapevo che non avrei giocato. Adesso viene prima la Salernitana, se dovesse succedere che devo giocare devo farmi trovare pronto. Nel mio avvicinamento alla Coppa Italia c’è prima la Salernitana. Dopo la salernitana con squadra staff tecnico e tutti prepareremo la finale».

IL CLIMA NELLO SPOGLIATOIO E LO SCUDETTO «C’è grandissimo entusiasmo nonostante per un periodo abbiamo creduto di poter lottare con l’Inter e vincere lo scudetto, è innegabile, eravamo vicini. A inizio anno tutta la squadra si è posta degli obiettivi e gli obiettivi primari erano arrivare in Champions League e vincere la Coppa Italia o arrivare in fondo alla Coppa Italia. Siamo arrivati a meno di 20 giorni dalla fine dove abbiamo la possibilità di raggiungere tutte gli obiettivi. Nello spogliatoio c’è grande entusiasmo e voglia di raggiungere gli obiettivi. Se pensi al futuro ti perdi il presente e la possibilità di raggiungere gli obiettivi».

ALLEGRI SOTTO ATTACCO «Sia quando le cose vanno bene che male ci si dividono le responsabilità. Non è giusto che la responsabilità vada tutta al mister quando si perde perché in campo andiamo noi, altrettanto quando si vince il merito si divide tra giocatori e squadra. Non è mai colpa di uno o merito solo dell’altro. Le cose di fanno insieme, fortunatamente siamo un unico gruppo perché altrimenti con il post gennaio che abbiamo vissuto, quando credevamo di poter giocarci lo scudetto e invece abbiamo visto scapparci l’obiettivo e le squadre che erano sotto di noi molto lontane che in poco tempo ci hanno raggiunto, molte altre squadre sarebbero annegate. Noi invece siamo riusciti a darci una mano l’uno con l’altro e a tornare a respirare. Abbiamo la possibilità di raggiungere due obiettivi e personalmente è entusiasmante. La mattina mi sveglio e non vedo l’ora di arrivare al campo per poter condividere con compagni e staff la possibilità di allenarci e preparare queste gare al meglio».

STIMOLO O PERICOLO DALLE VOCI ESTERNE SULLA JUVE «Gli obiettivi ti danno la benzina che serve per rendere il meglio possibile in campo. Poi credo che i fatti extracalcistici che non riguardano lo spogliatoio – il mister rimane o no, quel giocatore non rimane e va via… Fortunatamente siamo un gruppo molto unito. Non so se si è visto  ma tante partite l’abbiamo portate a casa perché abbiamo una forza caratteriale e un’unità di gruppo che poche volte ho visto in carriera. Questa possibilità che ci tiene uniti non ci fa percepire negativamente quello che viene da fuori. Sono molto contento di come si allenano i compagni. I giovani portano ancora più entusiasmo. Un altro al posto mio avrebbe detto le stesse cose. Andiamo verso un’unica strada».

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