Pjanic e quell'intrigo sul futuro: Juve-Milan ha svelato un altro indizio
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Pjanic e quell’intrigo sul futuro: Juve-Milan ha svelato un altro indizio

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Miralem Pjanic e un futuro ancora incerto: la prestazione del bosniaco in Juve-Milan ha svelato un altro indizio

(di Michele De Blasis) – La vita è fatta di cicli, di periodi che devi essere in grado di sfruttare al meglio per ottenere una giusta gratificazione. Anche ieri sera, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan, si è potuto intuire che l’avventura di Miralem Pjanic a Torino stia per concludersi. Il bosniaco ha dato prova dell’ennesima prestazione ampiamente insufficiente della stagione, nonostante si dicesse che il cambio di allenatore, avvenuto in estate sotto la Mole con Maurizio Sarri, potesse esaltare ulteriormente le qualità dell’ex giocatore della Roma. Il successore di Massimiliano Allegri è stato chiaro fin dal primo giorno, quando disse che Pjanic sarebbe dovuto diventare il fulcro della manovra offensiva toccando quei “150 palloni a partita”.

Un’investitura bella e buona quella di Sarri, che ha giovato su Mire nei primissimi mesi della nuova stagione: non a caso nella prima giornata di campionato contro il Parma mise in atto una gran bella prestazione toccando 113 palloni, completando il 91% dei passaggi provati e recuperando 11 palloni. Col passare dei match il bosniaco è stato sempre più padrone del centrocampo bianconero, le sue performance crescevano di settimana in settimana così come il cosiddetto “bel gioco” di sarriana maniera. Le due cose erano prettamente legate: una dipendeva dall’altra.

Una delle caratteristiche principali dei giocatori dell’est Europa è senza dubbio la discontinuità: l’alternanza di partite ottime ad altre notevolmente meno buone è cosa più che nota, soprattutto se ti chiami Miralem Pjanic. Non a caso, da novembre in poi, le sue prestazioni hanno subito una sterzata notevole bloccando anche la crescita del gioco dei bianconeri. E, non è un ulteriore caso, che l’esplosione definitiva di Rodrigo Bentancur abbia sminuito ulteriormente le sicurezze mentali di Pjanic, che un leader non lo è mai stato se non in poche occasioni. Lo stesso Sarri sta provando a dargli ulteriori stimoli, due giorni fa ha parlato così ai microfoni di Sky Sport: «Lui è d’accordo con me, non ha avuto la forza di reagire dopo qualche gara sbagliata, ma deve convincersi che è un grande giocatore».

Nella partita di ieri sera, però, non ha dato prova di saper reagire: 51 sono stati i palloni toccati, 91% di passaggi riusciti ma con 0 contrasti vinti e 5 palloni persi. Al di là dei numeri, è proprio l’atteggiamento in campo ad essere sbagliato, come se non avesse più voglia di riconquistarsi quel posto importante in mezzo al centrocampo bianconero. Proprio per questo, ascoltando anche le sue esigenze, la Juventus sta pensando di privarsi di Miralem Pjanic nella prossima sessione di calciomercato dando ulteriore spazio e luce all’astro nascente Bentancur. La vita è fatta di cicli e sembra proprio che quello di Pjanic a Torino finirà tra qualche mese.

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