Porrini: «De Ligt va convinto a restare. Pogba e Di Maria...» - ESCLUSIVA
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Porrini: «De Ligt va convinto a restare. Pogba e Di Maria…» – ESCLUSIVA

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In esclusiva per i nostri microfoni, l’ex difensore della Juventus Sergio Porrini ha analizzato la situazione in casa bianconera

Juve attiva sul mercato in cerca di rinforzi per una squadra che il prossimo anno punterà sicuramente a qualcosa in più del quarto posto raggiunto nelle ultime due stagioni. In esclusiva per Juventusnews24, l’ex difensore Sergio Porrini ha analizzato la situazione in casa bianconera. Dal futuro di De Ligt agli arrivi di Pogba e Di Maria: ecco le sue dichiarazioni.

Cosa ne pensa della situazione attorno a De Ligt?

«Sappiamo benissimo che alla Juve c’è stato ostracismo nei suoi confronti dopo le prime partite giocate agli inizi e, col passare delle stagioni, probabilmente anche lui non è mai riuscito a sentire a pieno il supporto da parte di tutto l’ambiente. Logicamente su un giocatore simile ci sono gli interessi delle squadre migliori al mondo, rimane uno dei più forti nel suo ruolo e ha ampi margini di crescita. Non sono stupito che lo vogliano in tanti».

Nei panni della Juve favorirebbe una cessione del giocatore o cercherebbe di trattenerlo un altro anno, magari con la speranza che cambi idea?

«Ovviamente io farei un tentativo per tenere sempre i giocatori forti. La Juve deve sempre puntare a vincere tutto il possibile, sia in Europa che Italia e avere uno dei migliori difensori sotto contratto e privarsene non è facile. Vedremo poi se arriveranno offerte da capogiro, ma io parlerei col ragazzo cercando di convincerlo a restare».

Se invece dovesse andare via con chi lo sostituirebbe?

«Dovesse andare via non sarebbe una situazione semplice, perchè difensori di esperienza e con personalità non ce ne sono tantissimi in giro e chi li ha se li tiene ovviamente stretti. Sarebbe un’altra assenza non facile da colmare e un problema quindi non da poco, visto che la Juve è già priva di uno dei suo leader come Chiellini. Per Giorgio si sentivano gli anni ed era normale non le giocasse tutte, ma quando scendeva in campo dava sempre il proprio apporto. Servono colpi importanti, ma è difficile farne due in una sola sessione di mercato».

Parlando proprio di Chiellini, che vuoto lascia la sua partenza?

«Peserà parecchio perchè il suo valore è indiscutibile. Come ho già detto, negli ultimi anni non riusciva a dare il proprio apporto al 100% come giocatore a causa dei problemi fisici, ma dal punto di vista del carisma e dell’unità che dava allo spogliatoio è una grande perdita».

Chi invece sembra destinato a rimanere è Gatti. Che pensiero si è fatto vedendolo giocare? E’ uno da Juve?

«Si parla molto bene di lui, poi giocare in un campionato come la Serie B con poche pressioni e e indossare la maglia bianconera, dove invece non puoi permetterti errori, è molto diverso. Tra sbagliare una partita e vincere sempre ci passa un mondo, sarà complicato per un giovane come lui senza particolari esperienze. Certo che però è un ottimo prospetto, ma gli si dovranno dare tempo e pazienza per sostenere il peso di una maglia come quella della Juve. Si è visto già con altri giocatori come Rugani, che non si è mai espresso al massimo, quanto può essere complicato giocare a certi livelli».

Condivide l’ormai probabile acquisto di Cambiaso?

«Sicuramente è un giocatore che ha fatto vedere ottime cose. Ora la Juve sta cercando di andare su quei tipi di giocatori per cambiare in corsa la gara e avere in rosa più possibilità per farlo. Negli ultimi anni abbiamo visto come in una stagione lunghissima gli infortuni possono creare tanti problemi, specialmente in momenti fondamentali. Allegri ha bisogno di una rosa ampia e di gente fresca e Cambiaso, con le sue qualità, può essere molto utile per aiutare la squadra a fare un ulteriore passo in avanti».

Favorevole invece al ritorno di Pogba dopo le ultime annate a Manchester?

«Pogba logicamente non è più quello che avevamo visto alla Juve. Agli inizi era uno che voleva emergere, che aveva la possibilità di presentarsi al grande palcoscenico in cerca di grandi vittorie. Col passare del tempo ha vinto tutto o quasi sia con la Nazionale che in ambito di club e quindi è riuscito nel suo intento. Ultimamente devo dire che ho visto un giocatore che mi sembrava appagato da quello che aveva, ma il ritorno alla Juventus e la possibilità di indossare di nuovo quella maglia lo può stimolare non poco. Se torna un Pogba stimolato, con quella voglia di rimettersi in mostra, allora parliamo di un acquisto top, importantissimo. Un centrocampista con mentalità vincente e soprattutto preso a zero, con potenzialità pazzesche. E’ quello che negli ultimi anni è mancato nel reparto».

Discorso simile che va applicato anche a Di Maria?

«Per Di Maria ovviamente è una diversa situazione perchè non ritorna in una squadra dove aveva giocato, ma in fatto di stimoli si. L’argentino ha una tecnica e una qualità pazzesche e lo ha dimostrato anche contro l’Italia con la maglia dell’Argentina. La Juventus deve avere l’obiettivo di andare su questi giocatori, per me sono scelte azzeccate. Deve esserci la consapevolezza di poter portare in rosa giocatori che hanno esperienza e mentalità vincente, un qualcosa di superiore che possa alzare il tasso tecnico che negli ultimi anni, onestamente, non è stato molto alto. Arrivo azzeccato anche il suo sicuramente».

Di Maria lo vede come sostituto di Dybala?

«Per caratteristiche io direi che Zaniolo non è l’alter ego ma il sostituto per eccellenza di Dybala rispetto agli altri. Logico che poi il ragazzo ha fatto vedere nel corso degli anni di possedere personalità e abilità tecniche notevoli e per questo la Juve è tentata dal suo acquisto. Sono convinto comunque che anche Di Maria possa sostituirlo almeno qualitativamente, ma potendo punterei anche sull’acquisto del romanista».

In sostanza quali sono le sue aspettative e le sue sensazioni in vista della prossima stagione?

«Quando si parla di Juve è normale che le aspettative siano grandi, non mi aspetto di vedere altri insuccessi quanto più una stagione positiva. Non basterà più guadagnare il posto Champions, ora c’è bisogno di vincere. Mi aspetto anche un miglioramento dal gioco che offre la squadra e di conseguenza dai risultati. Voglio vedere una Juve competitiva contro chiunque».

Si ringrazia Sergio Porrini per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista



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