PUNTO A CAPO - Juve, le 5 cose che non hanno convinto al Meazza
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PUNTO A CAPO – Juve, le 5 cose che non hanno convinto al Meazza

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La Juve torna da Milano con un 1-1 che sta stretto al Milan, ma i rossoneri allo Stadium dovranno gestire tre squalifiche pesanti

In Coppa Italia c’è poco da salvare a parte il risultato, un guizzo di Ronaldo nel finale, un buon Dybala e Buffon sempre decisivo, poco più. La Juve torna a Torino con un 1-1 che sta stretto al Milan, ma paradossalmente è un ottimo risultato in vista del ritorno, per il gol in trasferta ma soprattutto per le tre pesanti squalifiche rossonere: Ibrahimovic, Castillejo e Theo Hernandez. Al Meazza la Juve ha sofferto troppo, ecco i cinque punti da rivedere.
1– La reazione post Verona non c’è stata, o meglio si è vista la vera Juventus soltanto negli ultimi 10 minuti di gara. A livello mentale c’è ancora parecchia strada da fare: i bianconeri hanno concesso l’inerzia della partita agli avversari concedendo 11 tiri in porta: non succedeva da agosto 2013.
2– La confusione a livello tattica non aiuta, e il 4-4-2 rirpoposto a sorpresa da Maurizio Sarri invece di dare equilibrio è stato un ulteriore elemento di criticità. La Juve è andata in affanno in mezzo con Ramsey e Pjanic e anche sugli esterni, soprattutto con Matuidi, e in parte Cuadrado.

3– A metà febbraio questa Juve non ha un’identità e ha pochissime certezze. Non si può fare sempre affidamento su Ronaldo per decidere le partite, gli altri attaccanti faticano a fare la differenza, il centrocampo (e Pjanic in particolare) non gira, Sarri ha cambiato troppi sistemi di gioco e non ha ancora trovato la soluzione ideale a livello di titolari.

4– La difesa è troppo vulnerabile, viaggia sulla media di un gol a partita e incassa reti che una squadra in corsa per lo Scudetto non si può permettere. Preoccupano soprattutto i gol a difesa schierata, la fotografia è il vantaggio del Milan: Castillejo liberissimo al limite dell’area ha il tempo per mettere un pallone in mezzo, de Ligt prova a contrastare Ibrahimovic, alle loro spalle De Sciglio è troppo molle su Rebic, che supera Buffon con un tocco sporco.

5– Troppi errori tecnici, ingiustificabili per una rosa dalle qualità eccezionali come quella bianconera. Contro il Milan si sono visti tanti errori grossolani, a livello di appoggi, movimenti, passaggi, marcature, copertura degli spazi, stop a seguire. Una condizione figlia evidentemente della pressione e di un periodo di scarsa serenità.

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