I DIALOGOBBI - Gabriele Restivo: «Allegri ha cambiato la Juve»
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I DIALOGOBBI – Gabriele Restivo: «Allegri ha cambiato la Juve, Vlahovic deve crescere»

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Gabriele Restivo è il nuovo protagonista del format I DIALOGOBBI: le dichiarazioni in esclusiva a Juventusnews24

Gabriele Restivo è agrigentino di nascita e da anni vive a Milano. Partecipa al podcast Jtactics ed è un ottimo compagno di viaggio in questa esplorazione continua che è I Dialogobbi.

Paolo: «Ciao Gabriele, visto che ti occupi di tattica ti chiedo se in questa prima parte di stagione sono emersi aspetti interessanti nella gestione della Juventus da parte di mister Allegri. Oppure se nel bene e nel male il suo lavoro va giudicato maggiormente su altre dimensioni».

Gabriele: «Buongiorno Paolo, e intanto grazie per l’invito. Andiamo subito al dunque. Mi è piaciuto tanto come il mister e – mi sa di comune accordo coi calciatori -, ha saputo uscire dal momento difficile vissuto nella prima parte dalla stagione passando da una difesa a 4, anche se non totalmente abbandonata, a una a 3, soprattutto analizzando e facendo rendere al meglio i calciatori a sua disposizione. Da Bremer a Danilo spostato sul centrosinistra. Dall’utilizzo di Fagioli al far fare tutta la fascia a Kostic. Movimenti e posizionamenti non scontati a inizio stagione, quando si pensava che un Kostic potesse essere soltanto un rimpiazzo in attesa del rientro di Chiesa».

Paolo: «Chiesa, Pogba, Di Maria: rientri che potrebbero portare a una vera e propria rivoluzione (oppure no). Prima di chiederti un’opinione su una mia idea, sono curioso di un tuo parere. Cosa succederà da gennaio in poi? E ci sarà una Juve più definitiva oppure pensi che i tanti impegni faranno perdurare un turn-over accentuato di gara in gara?».

Gabriele: «Sono il primo ad essere tanto curioso di come il mister deciderà di utilizzare dei così importanti giocatori. Sperando di non assistere ad ulteriori infortuni o assenze, che hanno caratterizzato la prima parte di stagione, sono curioso di vedere se Allegri utilizzerà un 11 titolare, oppure un continuo turn over senza un 11 “tipo”, sottolineando il fatto che giocheremo l’Europa League il giovedì, di conseguenza il tempo per rifiatare sarà minimo. Detto ciò, spero che continui ad utilizzare i nostri giovani come fatto nelle ultime settimane, poiché hanno mostrato grande carattere e spirito di sacrificio. Ovviamente, come hai scritto, voglio sapere anche la tua idea».

Paolo: «E se andassimo verso un 3-4-3? Si terrebbe questo tipo di solidità difensiva? Si avrebbe un centrocampo che copre bene il campo. E si metterebbero due ali (ne abbiamo un bel po’) òper servire finalmente bene Vlahovic (o Milik o Kean). In alternativa anche un 3-4-1-2 per avere più peso in attacco e per “insegnare” a Vlahovic a dialogare con un compagno di reparto, cosa che fa ancora con fatica. Libero di dirmi che sono in totale errore. Il Dialogobbo è tale solo se c’è piena libertà d’espressione…».

Gabriele: «Sono convinto che un 3-4-3 limiterebbe un giocatore come Di Maria. Ricordo che anche Dybala aveva qualche problema a fare quel ruolo di ala/seconda punta larga perchè sono fantasisti, giocatori che hanno bisogno di svariare in mezzo al campo, toccare tanti palloni e dettare il tempo del gioco d’attacco. Invece Di Maria lo vedrei bene nel 3-4-1-2 come perno dietro le 2 punte. Kean ha fatto molto bene nelle ultime gare insieme a Milik giocando in 2 davanti. Al contempo un centrocampo a 4 lo vedrei limitante per i nostri centrocampisti centrali. Cito Fagioli, Locatelli, Pogba, Rabiot, Paredes e McKennie. Miretti lo vedo già uno che deve giocare un po’ più avanzato. Quei centrocampisti che ho citato, intanto sarebbero in tanti per 2 soli posti, e poi non li vedo bene a dividersi la fase d’impostazione e quella d’interdizione. Vedo tanta qualità in quei giocatori lì ma poca quantità. Pochi tra loro possono recuperare tanti palloni per farci poi ripartire, almeno secondo il mio punto di vista. Rischierebbero di mettere in difficoltà i difensori e soprattutto si chiederebbe un enorme sacrificio alle ali che dovranno coprire tanto tutta la fascia. Continuo a pensare che dopo essere partiti dal 4-3-3, il 3-5-2 attuale (che comunque richiede l’utilizzo di 3 centrocampisti) sia il modulo ideale per le caratteristiche dei nostri giocatori».

Paolo: «Domanda finale. Qual è il giocatore dal quale ti aspetti di più nella seconda parte della stagione? Io sono banalissimo, ma non vedo l’ora di vedere un nuovo Pogba…».

Gabriele: «Io sono matto per Pogba. Non vedo l’ora di rivederlo in campo con la nostra storica n.10! Detto ciò, voglio proseguire dicendo che il giocatore che vorrei facesse uno step in più nella seconda parte di stagione è Vlahovic. Ha potenzialità assurde, che in pochi hanno, vedendo i suoi pari in giro per il mondo. Lui dovrebbe salire ancora un gradino sia dal punto di vista tecnico/tattico che dal punto di vista mentale. Troppe volte l’ho visto con una rabbia addosso che definirei “inutile”. Capisco il peso di volersi sempre migliorare e di voler dimostrare di essere all’altezza dei migliori e della maglia che porta, ma se ciò deve limitarlo allora no. Spesso ci ha fatto vedere di aver la forza di buttare giù le porte… ed è ora che ce lo dimostri con più continuità».

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