Ronaldo nervoso, alla Juve non è la prima volta. Tutti gli episodi
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Ronaldo nervoso, alla Juve non è la prima volta. Tutti gli episodi

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L’episodio controverso della maglia di Cristiano Ronaldo, poi chiarito, è solo l’ultimo dei “capricci” del portoghese alla Juve

Triplice fischio di Di Bello: la Juve batte il Genoa 3-1 e si afferma al terzo posto, ad un solo punto dal Milan. Abbracci e sorrisi tranne per Cristiano Ronaldo che si sfila furiosamente la maglia e la lancia. La casacca numero 7, come chiarito nelle ore successive alla gara, è stata lanciata all’indirizzo di un raccattapalle che aveva chiesto il cimelio al portoghese. I retroscena de La Gazzetta dello Sport svelano un Ronaldo furioso negli spogliatoi: pugni al muro, doccia lampo e stadio lasciato in fretta e furia, in silenzio. La Juventus vince 3-1 con i gol di Kulusevski, Morata e McKennie mentre Cristiano Ronaldo fallisce un gol da pochi passi sbattendo sul palo e lasciando sul prato verde dell’Allianz Stadium una prestazione opaca , come visto diverse volte in questa stagione.

Nei suoi quasi tre anni alla Juventus Ronaldo ha messo a segno quasi 100 gol: ad oggi sono 97 i palloni fatti rotolare in rete dal portoghese e presto si arriverà alla cifra tonda, tenendo fede alle medie realizzative. Decisivo in campo, sicuramente, con la pecca della Champions League ma non solo per suoi demeriti: se nelle prime due stagioni (contro Ajax e Lione) CR7 ha fatto il massimo per provare a passare il turno, contro il Porto nella doppia sfida è mancato proprio il suo contributo con il clamoroso errore in barriera che ha condannato la Juve (complice anche la scarsa reattività di Szczesny) alla seconda uscita di scena agli ottavi di finale.

Premiazioni, assenze e reazioni

Le reazioni dopo le gare steccate sono quasi una costante in casa Juventus, ma a volte succede anche quando i bianconeri centrano l’obiettivo, ma senza gol di Cristiano Ronaldo. E da fuori c’è chi lo accusa di anteporre la gloria personale ai risultati di squadra. Molte volte, ad essere onesti, la vena realizzativa di Ronaldo va di pari passo con le vittorie della Juve ma quando si vede l’altra faccia della luna, CR7 si lascia andare a gesti quantomeno discutibili. La sua presenza si nota sempre, ma a volte fa più rumore la sua assenza. Come nel caso dell’assegnazione del Pallone d’Oro nel 2018 e nel 2019, con Ronaldo assente in entrambe le occasioni nonostante rispettivamente il secondo e il terzo posto (con vincitori Modric e Lionel Messi). Un gesto che non è piaciuto agli organizzatori e poco apprezzato anche all’opinione pubblica calcistica. Un altro episodio si è verificato alla premiazione, in videoconferenza, del FIFA The Best: all’annuncio di Robert Lewandowski, la faccia stizzita di CR7 ha fatto il giro del mondo (QUI LE IMMAGINI).

Il Ronaldo nervoso: tutte le volte che è accaduto alla Juve

Passando alle reazioni in campo di Ronaldo, è balzata agli onori della cronaca quella del portoghese dopo il triplice fischio di Serbia-Portogallo: a CR7 non è stato convalidato un gol che avrebbe concesso ai lusitani, a pochi secondi dalla fine, di portarsi in vantaggio. A fine gara, un Ronaldo furente, scagliava a terra la fascia da capitano. Alla Juve le prime insofferenze vengono mostrate in occasione di Juve-Ajax 1-2, gara di ritorno dei quarti di Champions 2018/2019 decisa dal gol di De Ligt al tempo capitano dei Lancieri. Ronaldo, dopo l’eliminazione, rivolse un gesto inequivocabile con la mano all’indirizzo dei compagni, sottolineando il loro scarso coraggio (usando un eufemismo). Cambia l’allenatore, da Allegri a Sarri, ma non la centralità di Ronaldo. Un CR7 appannato, nel novembre 2019, viene sostituito per due volte consecutive da Maurizio Sarri, prima in Champions League contro la Lokomotiv Mosca e poi in Serie A contro il Milan. In entrambe le occasioni, la Juve passerà in vantaggio pochi minuti dopo per uno strano scherzo del destino. In occasione della gara col Milan sarà proprio Dybala, subentrato al posto di Ronaldo, a siglare la rete decisiva. CR7, in quell’occasione, rivolse parole non proprio dolci a Maurizio Sarri, andando direttamente negli spogliatoi e lasciando lo stadio anzitempo. Una reazione che venne smorzata ma che si è ripresentata con diverse modalità, ieri contro il Genoa. Reazioni che fanno riflettere anche sul futuro di CR7, sempre più in bilico dopo l’eliminazione anche per la sua personale ambizione: a fine stagione si tireranno le somme. Ronaldo ha ancora un anno di contratto con la Juve ma i bianconeri appaiono ora in fase di trasformazione: se la società decidesse di puntare in maniera inequivocabile sullo “young core” costruito negli anni, potrebbero separarsi le strade con CR7. Il ruolo da chioccia che molti gli attribuivano ad inizio stagione non gli si addice, evidentemente, dunque cresce l’attesa per la decisione estiva che potrebbe rivoluzionare per davvero la Juve.

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