Szczesny: «Voglio diventare titolare, ma Buffon non deve smettere»
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Szczesny: «Voglio diventare titolare, ma Buffon non deve smettere»

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Il portiere polacco parla della sua prima stagione e del rapporto speciale instauratosi col gruppo dei portieri della Juventus, Buffon compreso. Le dichiarazioni di Szczesny

Prima stagione memorabile. Arrivato in punta di piedi dall’Arsenal, dopo una buona annata alla Roma, Wojciech Szczesny ha conquistato la fiducia di Allegri e dei tifosi della Juventus, arrivando addirittura a mettere in dubbio la titolarità di Buffon. In un’intervista rilasciata a Tuttosport, il portiere polacco si è proprio dilungato sul suo rapporto con Gigi.

SU BUFFON – «Mi aspettavo di venire qui e di lottare per conquistare trofei, ho avuto anche la fortuna di giocare più di quanto pensassi quindi sono molto contento. Quando ho scelto di andar via dall’Arsenal ho subito accettato la Juve sapendo che c’era Buffon, una leggenda. Per me era anche l’opportunità di allenarmi con il portiere più forte del mondo. Poi penso che sia un’esperienza positiva un anno non da riserva, ma da portiere che gioca di meno, perché io non ho mai vinto un campionato. Sarà più facile diventare titolare dopo questa esperienza. Da Gigi c’è tanto da imparare dal punto di vista tecnico, ma la cosa più importante è la sua leadership. Ho l’umiltà di dire che ho tante cose da imparare e un campione da osservare. Credo che se continuasse sarebbe un bene per lui e per la squadra, perché ne abbiamo ancora bisogno come capitano e come grande portiere. Con il suo status di leggenda aiuta molto la squadra e sarebbe una soluzione perfetta. Tra portieri ci sfidiamo, chi perde fa le flessioni. Gigi lo escludiamo altrimenti vince sempre lui».

L’estremo difensore ha poi speso parole importanti per Massimilano Allegri, parangonandolo ad Arsene Wenger: «Per lui un ruolo alla Wenger è difficilmente ipotizzabile. Se fai così bene, dopo cinque anni arriva qualcuno che ti offre il doppio di ingaggio e Allegri sta facendo qualcosa di eccezionale. Anche Wenger all’inizio ha fatto cose speciali, poi ha fatto molto bene dal punto di vista economico per il club. Io però da tifoso dell’Arsenal vorrei vederli vincere di più. Allegri ha l’umiltà di farci difendere: noi sappiamo che la qualità per fare gol l’abbiamo, però il campionato lo vince la squadra che subisce di meno». Quindi un accenno alla sua nuova vita in quel di Torino: «Avevo un po’ di paura di passare da Londra e Roma a Torino, però ora sono molto contento qui. In città mi trovo bene e anche mia moglie (Marina Luczenko, famosa cantante polacca, ndr). Quando la moglie è contenta, l’80% delle cose è a posto. A Torino ci muoviamo in bici per andare ovunque ed è bellissimo. Ho legato molto col gruppo dei portieri: con Pinsoglio, Del Favero e a volte Gigi andiamo spesso a cena».

A fine intervista, una battuta sull’aimico ed ex compagno Florenzi, suggestione per il mercato estivo della Juventus: «Se ho parlato con Florenzi? No, non direttamente. Se qualcuno me lo chiedesse direi sempre di venire alla Juve. Per un giocatore che vuole diventare più forte di quello che è, qui è un posto perfetto».

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