Ternana-Juventus U23 in cinque momenti chiave: cos'ha fatto la differenza
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Ternana-Juventus U23 in cinque momenti chiave: cos’ha fatto la differenza in finale

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Ternana-Juventus U23 in cinque momenti chiave: cos’ha fatto la differenza in finale per la conquista del trofeo

Resta impressa, nitida, la fotografia di Raffaele Alcibiade che stringe tra le braccia e solleva al cielo il primo storico trofeo della Juventus U23. La Coppa Italia Serie C rappresenta il battesimo di fuoco dei bianconeri in termini di titoli, il primo cucito al petto a soli due anni di distanza dalla nascita del progetto.

Contro la Ternana è stato il banco di prova fondamentale per testare il livello di maturità acquisito. Quale occasione, se non quella contro una squadra rodata e di esperienza, per mostrare la crescita di un percorso arrivato a toccare livelli alti di consapevolezza. Cinque i momenti chiave del 2-1 dello stadio Dino Manuzzi di Cesena, che hanno certificato il successo dell’undici di Fabio Pecchia.

Ternana Juventus U23 in cinque momenti chiave

Il gol di Mammarella. La doccia fredda per la Juventus è arrivata dopo soli sei minuti. Una pennellata precisa disegnata su punizione da Mammarella, che ha baciato l’incrocio dei pali con una perfetta trasformazione. Una gara subito in salita e un risultato da rincorrere.

Il rigore di Brunori. Si è fatta attendere solamente cinque minuti la reazione dell’Under 23. In un perfetto dialogo tra gli interpreti d’attacco Marchi e Brunori, è stato Russo a placcare il numero nove bianconero, con Paterna che non ha avuto dubbi nel fischiare il calcio di rigore. Iannarilli ha intuito la direzione del tiro di Brunori, non riuscendo però ad evitare il pareggio juventino.

Rafia firma il gol partita. È a fine primo tempo che la Juve rialza la testa e mette in atto lo scacco matto decisivo nel match. Rafia veste i panni dell’uomo-copertina, facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto. Respinta della difesa su Brunori, sentenza dentro l’area del tunisino. Lui, che in settimana era stato elogiato dal suo compagno di squadra Delli Carri, venendo eletto come il calciatore più in forma alla ripresa degli allenamenti.

Nocchi salva la Juve. Come nei più classici duelli a distanza, l’occasione per ‘vendicarsi’ di Mammarella si presenta su un piatto d’argento per Nocchi al 58′. Stesso copione del primo tempo, in un mancino calibrato sotto al sette dall’avversario. Il numero uno della Juventus vola in questo caso, e alza sopra la traversa il pallone in perfetto volo plastico.

L’espulsione di Defendi. Secondo tempo più arrembante da parte della Ternana, che concentra i suoi sforzi in cerca del pareggio. All’83’ la svolta: entrato in campo da 23′, Defendi riceve il secondo cartellino giallo della sua partita, lasciando in dieci uomini la sua squadra. Un’espulsione che ha condizionato la parte finale dell’incontro, come sottolineato dal tecnico Gallo nel post-partita: «Due falli in cinque minuti hanno segnato la parte finale della nostra partita. In inferiorità numerica la squadra non è riuscita a recuperare: non ci sono state occasioni in cui avremmo potuto pareggiare la sfida».

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