Vlahovic segna, Milik ritorna: Allegri ritrova il sorriso dell'attacco
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Vlahovic segna, Milik ritorna: Allegri ritrova il sorriso dell’attacco

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Vlahovic segna, Milik ritorna: Allegri ritrova il sorriso dell’attacco per il rush finale decisivo della Juve

Da una parte c’è Vlahovic che ha riassaporato la gioia del gol su azione con la Serbia nella prima gara del girone di qualificazione verso Euro 2024. Dall’altra c’è Milik che è tornato ad allenarsi con la squadra ed è pronto a tornare a pieno regime dopo l’infortunio patito nella disgraziata sconfitta allo Stadium col Monza. Il risultato? Il sorriso che Allegri ritroverà appena riavrà alla Continassa i due bomber della sua Juve per il rush finale di stagione.

VLAHOVIC DI NUOVO IN GOL

Il bomber serbo ieri ha disputato 63 minuti contro la Lituania prima del cambio con Milinkovic-Savic. Al 53′ ha segnato il gol del definitivo 2-0 con un sinistro da centro area preciso ed efficace, capitalizzando al meglio un assist al bacio ricevuto da Tadic (che aveva sbloccato la sfida su passaggio vincente dello scatenato Kostic).

Arriva quindi una nuova, importante iniezione di fiducia per il classe 2000 che nelle ultime gare in bianconero ha dato qualche segnale di miglioramento dal punto di vista dell’impegno e della voglia di lottare per i compagni, mentre continua a vivere un momento-no sotto il profilo realizzativo (solo 4 gol in 13 presenze, 2 su rigore).

MILIK E’ PRONTO A TORNARE

L’attaccante polacco si è fermato proprio nel giorno in cui tornava Vlahovic dopo il lungo stop per la pubalgia. Era il il 29 gennaio e prendeva il posto di Kean al 58′, salvo poi uscire dal campo prima della fine della partita, lasciando i suoi in 10 perché Allegri non poteva più fare sostituzioni.

Fino a quel momento l’apporto dell’ex Napoli era stato importantissimo proprio in virtù dell’infortunio di Vlahovic e del rendimento altalenante di Kean. Milik ha collezionato 23 partite condite da ben 8 gol, alcuni dei quali fondamentali. L’ultimo risale al momentaneo 2-1 all’Atalanta del 22 gennaio, 5 giorni prima del lungo stop.

Milik nei giorni scorsi è tornato a lavorare a pieno regime e vuole riprendere il suo cammino da quel gol per chiudere al meglio la stagione e non solo. Sullo sfondo per lui c’è il mercato e il possibile riscatto dal Marsiglia.

VLAHOVIC E MILIK INSIEME

Vlahovic e Milik hanno giocato insieme per la prima volta nei minuti finali della sfida pareggiata dalla Juve allo Stadium contro la Roma.

Il debutto in coppia dall’inizio è arrivato nella sconfitta a Parigi col Psg con il polacco che rimase in campo solo 68 minuti. Pure nel rocambolesco 2-2 con la Salernitana i due hanno giocato insieme, solo nel secondo tempo, senza segnare. Per 70 minuti la coppia serbo-polacca si è vista nel ko interno col Benfica (gol di Milik). Negli 81 minuti insieme contro il Bologna sono riusciti a trovare entrambi la via del gol, mentre a San Siro col Milan (78 minuti) hanno fatto cilecca. Nella clamorosa sconfitta in Israele col Maccabi Haifa hanno giocato in coppia dal 24′ in poi per l’infortunio di Di Maria. Qualche giorno dopo, nel derby col Torino, Milik ha fatto in tempo ad entrare (al 73′) per vedere Vlahovic segnare il gol vittoria.

La gara spartiacque è quella contro il Benfica a Lisbona dove il polacco, subentrato a Kean ad inizio secondo tempo, segna dopo l’uscita dal campo del serbo. E’ infatti questa l’ultima apparizione di Vlahovic nel 2022 fino al sopracitato rientro col Monza. Da quel momento Milik, in alternanza con Kean, ha preso il comando dell’attacco della Juve.

LE SOLUZIONI DI ALLEGRI

Ma come potrebbe giocare Allegri con la coppia di nuovo insieme? C’è una premessa da fare. Milik è fermo da 2 mesi e avrà bisogno di tempo per ritrovare la forma. Appena sarà in condizione, quindi, Allegri potrebbe schierarli in coppia nel 3-5-2, magari per far rifiatare Di Maria o Chiesa. L’alternativa è una staffetta tra i due come centravantni in un ipotetico 4-3-3, visti i tanti impegni ravvicinati. Un’altra possibilità può essere il 3-5-1-1 con Di Maria o Chiesa alle spalle dell’uno o dell’altro.

C’è solo l’imbarazzo della scelta, insomma, per Allegri che può tornare a sorridere insieme ai due attaccanti in vista di un caldissimo mese di aprile che vedrà la Juve giocarsi tutto in 9 partite tra campionato, Coppa Italia ed Europa League.

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