Hanno Detto
Ferrara esalta quel bianconero: «È evidente che durante la settimana sta dando segnali importanti. Sabato a Pisa ha spaccato la partita»
Ferrara analizza l’impatto decisivo di quel giocatore della rosa di Spalletti a Pisa e sottolinea l’importanza di chi subentra a gara in corso
La vittoria ottenuta dalla Juventus all’Arena Garibaldi contro il Pisa continua a generare analisi approfondite tra gli addetti ai lavori, colpiti specialmente dalla gestione tattica operata da Luciano Spalletti nella ripresa. Negli studi di Dazn, i riflettori si sono accesi inevitabilmente sull’uomo che ha letteralmente trasformato il volto offensivo della Vecchia Signora: Edon Zhegrova. L’esterno kosovaro, gettato nella mischia nel secondo tempo, è stato il fattore determinante per il 0-2 finale, portando quell’imprevedibilità e quegli strappi decisivi che mancavano. Ciro Ferrara, storica bandiera bianconera e oggi voce autorevole del calcio in TV, ha voluto esaltare proprio la prestazione del numero 11, leggendo nel suo ingresso in campo qualcosa di molto più profondo di una semplice sostituzione azzeccata.
Per Ferrara, la qualità e la cattiveria agonistica mostrate da Zhegrova sono la prova tangibile di una preparazione meticolosa svolta durante gli allenamenti alla Continassa. Non si tratta solo di talento istintivo, ma di una risposta concreta e professionale alle richieste dello staff tecnico.
IMPATTO DEVASTANTE – «L’importanza di coloro che entrano e cambiano totalmente la partita. Questo vuol dire che evidentemente, anche durante la settimana, sta dando qualche segnale importante e sabato è stato quello che ha letteralmente spaccato in due la gara».
L’ex difensore si sofferma poi sulle dinamiche psicologiche e fisiche che differenziano chi parte dall’inizio da chi subentra. Zhegrova sta performando perfettamente anche grazie alla sua capacità di leggere i momenti della sfida, approfittando della stanchezza avversaria per imporre il proprio ritmo superiore senza paura.
VANTAGGIO TATTICO – «Quindi è vero che magari è un po’ più semplice entrare in corso d’opera e dare il proprio contributo rispetto a quando sei un titolare».
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Le parole di Ferrara certificano il valore assoluto di una rosa profonda: avere giocatori in grado di “spaccare” le partite dalla panchina è una risorsa di inestimabile valore per la corsa al vertice. Zhegrova si conferma così non una semplice alternativa, ma un’arma strategica fondamentale per le ambizioni del 2026.
