Allegri bis due anni dopo: il confronto con le prime due stagioni
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Allegri bis due anni dopo: il confronto con le stagioni 2014/15 e 2015/16 è impietoso

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Allegri bis due anni dopo, è tempo di bilanci anche per l’allenatore della Juventus: il confronto con le prime due stagioni del 2014/15 e 2015/16 è impietoso

Sta per volgere al termine un’altra stagione senza trofei per la Juventus di Massimiliano Allegri, la seconda consecutiva da quando il tecnico toscano è tornato alla guida della squadra bianconera. Una stagione fortemente condizionata dalle note vicende extra-campo, comunque iniziata in salita per la Juve e già ampiamente deludente a gennaio prima dei processi sportivi e delle penalizzazioni. Il bilancio, a due partite dal termine, non può che essere negativo: Vlahovic e compagni sono stati eliminati malamente nella fase a gironi di Champions League, vincendo una sola partita e perdendone ben quattro, e negli scorsi giorni è arrivata l’eliminazione anche dall’Europa League. È sfumato in semifinale anche l’obiettivo Coppa Italia, mentre il campionato è stato segnato dal clamoroso crollo di Napoli e dal 5-1 del Maradona. Un ko pesantissimo nello scontro diretto, arrivato prima delle penalizzazioni, che in caso di risultato positivo avrebbe sicuramente dato un altro senso alla stagione dei bianconeri. Più in generale, guardando alle prime due stagioni dell’Allegri bis, il confronto con i due anni del primo Allegri è piuttosto impietoso.

Una premessa è d’obbligo: al suo primo arrivo a Torino l’allenatore ha trovato una Juventus già vincente, reduce dagli Scudetti e dai campionati record di Antonio Conte. Una squadra già fatta e ben strutturata, ricca di campioni del calibro di Buffon, Barzagli, Chiellini, Pirlo, Pogba, Tevez e via dicendo. Al suo ritorno in bianconero Allegri ha ritrovato una Juve in ricostruzione, con Next Gen in rampa di lancio ma non senza campioni di livello internazionale: da Danilo a Rabiot e tra gennaio 2022 e lo scorso giugno Dusan Vlahovic e Angel Di Maria. Per questa stagione è anche rientrato Federico Chiesa dopo l’infortunio. L’attuale rosa della Juventus, insomma, è senza dubbio di altissimo livello e i risultati stagionali non possono soddisfare dirigenza e tifosi. Per queste ragioni anche Allegri è ora in discussione e sono in corso valutazioni da parte della società.

Nei primi due anni di Juventus il tecnico bianconero ha conquistato due Scudetti e due Coppe Italia, centrando in entrambe le occasioni il “double”. È inoltre arrivato un altro trionfo in Supercoppa italiana e alla prima stagione anche la finale di Champions League di Berlino, persa contro il Barcellona di Messi, Neymar e Suarez. Il bilancio complessivo è di ben cinque trofei in due anni, una finale di Champions ed una percentuale di vittorie al 64,91% nel 2014/15 ed al 71,15% nel 2015/16.
Nel biennio 2021-2023, invece, la Juve di Allegri non ha alzato trofei, chiudendo quarta in campionato la scorsa stagione e – sul campo – probabilmente seconda quest’anno. In Champions League sono arrivate due eliminazioni rispettivamente agli ottavi di finale e ai gironi, con una terza eliminazione dall’Europa League. Crolla anche la percentuale di vittorie: 55,77% nel 2021/22 ed intorno al 50% anche in questa stagione. Il confronto è più che impietoso ed in casa Juventus sono già iniziate tutte le valutazioni e le riflessioni del caso.

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