Analisi tattica Juve-Roma: Bentancur dominante, Costa cambia la squadra
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Analisi tattica Juve-Roma: Bentancur è dominante, Douglas Costa cambia la squadra

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Analisi tattica Juve-Roma: la partita dello Stadium analizzata nei dettagli. Le mosse di Maurizio Sarri e Paulo Fonseca

All’Allianz Stadium si affrontano la Juventus e la Roma nella sfida valida per i quarti di finale di Coppa Italia. Il match e le mosse dei due allenatori analizzate e studiate nei minimi dettagli.

Douglas Costa cambia la Juve

Rispetto al rombo, con Douglas Costa, Ronaldo e Higuain la Juve cambia drasticamente struttura tattica, in entrambe le fasi. Senza palla, si vede un 442 in cui il brasiliano fa il quarto a destra con Rabiot largo a sinistra. Il pressing alto ha funzionato a intermittenza: per esempio, i minuti precedenti al primo gol della Juve sono forse stati tra i peggiori della gara. Non si riusciva ad accorciare nel migliore dei modi, la Roma usciva bene da dietro e verticalizzava con pericolosità, trovando troppe volte l’uomo tra le linee (e infatti Sarri era arrabbiato). Al netto di qualche imperfezione, si sono visti comunque ottimi risultati: se il rombo impone alla squadra di difendere in avanti e tenere un baricentro più alto, il 442 consente di coprire meglio il campo, con la Juve che può anche concedersi fasi in cui si resta più bassi. C’è meno la prerogativa di dover recuperare palle in avanti. Douglas Costa consente quindi ai bianconeri di disporsi meglio in entrambe le fasi, e permette anche più efficacia nell’attacco sul lungo. Se il brasiliano sta bene, risolve molti dei rebus tattici di Sarri.

Bentancur è dominante in mezzo

A Bentancur veniva rimproverato di segnare troppo poco. Non è un caso che l’uruguagio, il migliore in campo contro la Roma, abbia trovato proprio questa sera la via del gol. Il 433 della Juve, con Ronaldo e Costa che partono da una posizione più defilata, valorizza i movimenti delle mezzali. Rispetto al rombo, riescono a essere più efficaci senza palla: possono inserirsi in mezzo con più pericolosità, cosa vistasi d’altronde in occasione del primo gol. Inoltre, quando la Juve difendeva in avanti, l’uruguagio dava intensità alla prima pressione, era sempre molto preciso e cattivo nell’accorciare sul mediano avversario.

La crescita di Rabiot

Contro la Roma, Rabiot ha disputato una delle sue migliori partite da quando gioca con la Juventus. Il francese ha dimostrato in diverse occasioni, tra cui l’azione del primo gol, le sue qualità uniche tra i centrocampisti bianconeri. Nessuno ha la sua capacità di strappo e di break, le sue conduzioni spaccano in due la pressione avversaria. Anche lui sembra essere valorizzato dal 433, in cui le catene laterali sono più determinanti: con Ronaldo che parte più largo, Rabiot ha dimostrato un’ottima intesa, aggredendo bene la profondità. Ha quindi avuto campo per esercitare il suo strapotere fisico. Si trova forse nel miglior momento da quando è a Torino.

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