Carrera: «Sarebbe un sogno tornare alla Juve e vincere la Champions»
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Carrera: «Sarebbe un sogno tornare alla Juve e vincere la Champions»

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Carrera: «Sarebbe un sogno tornare alla Juve e vincere la Champions». Le parole dell’attuale tecnico dell’AEK Atene

Massimo Carrera, attuale allenatore dell’AEK Atene, è intervenuto in una diretta Instagram con il giornalista Nicolò Schira rispondendo a vari domande.

JUVENTUS – «Per me è stato il coronamento di un sogno andare alla Juve a 27 anni. È stato il massimo giocare per la squadra per cui tifavo e in mezzo a tutti quei campioni. Per me che ero partito dalla D».

TRAP – «Trapattoni era un papà, aveva a cuore tutti noi giocatori. Mai una parola fuori posto o sopra le righe. Si fermava alla fine di ogni allenamento per spiegarci movimenti ed errori. Ti faceva migliorare».

SCUDETTO – «Vincere lo scudetto è stato fantastico. Dopo 9 anni c’era grande attesa per il tricolore, abbiamo vinto giocando un gran calcio. C’erano tanti giocatori importanti da Baggio a Vialli passando per Ravanelli, Sousa, Conte e Ferrara. Per me vincerlo da titolare è stata una soddisfazione doppia. Bravo Lippi a costruire una armata invincibile. La svolta? La rimonta contro la Fiorentina. Perdevamo 2-0 e abbiamo vinto 3-2: quel successo ci ha dato una convinzione incredibile, abbiamo capito che nulla ci avrebbe fermato e siamo diventati inarrestabili».

LIPPI – «Con lui siamo passati alla difesa a zona e dopo un inizio da terzino destro mi ha messo come centrale e da lì ho sempre giocato in quel ruolo. Aveva tanta voglia di fare bene e vincere, perché era alla prima esperienza in una grande. La sua fame e la nostra fame. Un papà più severo di Trapattoni».

CHAMPIONS – «Arrivare sul tetto d’Europa a 31 anni è stato uno step incredibile. Quell’anno non eravamo partiti per vincerla, volevamo giocarcela senza rimpianti contro tutti partita per partita. Finché ci siamo ritrovati a Roma in finale contro l’Ajax. Quella coppa ancora oggi è nella memoria di tanti tifosi. Eravamo un gruppo di grandi giocatori che avevano vinto poco e in tanti eravamo intorno ai 30 anni: volevamo vincere a tutti i costi. La nostra determinazione è stato un propellente fondamentale».

SOGNO – «Sarebbe un sogno allenare per un’altra volta la Juventus e magari vincere la Coppa dei Campioni da tecnico. Mai dire mai, anche se adesso sono contento qui all’AEK Atene».

SUPERCOPPA – «Vincemmo 4-2 col Napoli e di una grandissima emozione. Il mio primo trofeo da allenatore. Seppi di dover andare in panchina 4-5 giorni prima della finale. Si parlava di Baroni della Primavera, ma Antonio senza dirmi nulla il giorno dell’ultima partita amichevole mi disse ”Massimo vai tu in panchina, ci vediamo dopo’. Allenare la tua squadra del cuore è un tassello fantastico che ho centrato nella mi carriera. Unico allenatore imbattuto della storia? Ho allenato poco, solo 10 partite. È una statistica che fa piacere».

ITALIA – «Mi piacerebbe allenare in Italia. Nei mesi scorsi qualche chiacchierata c’è stata con due club di A come Genoa e Udinese. L’AEK è stata però la proposta più concreta».

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