Cassano: «Roma-Juve 4-0 mi ha fatto godere. Ho rifiutato i bianconeri quattro volte»
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Cassano: «Roma-Juve 4-0 mi ha fatto godere. Ho rifiutato i bianconeri quattro volte»

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Cassano: «Roma-Juve 4-0 mi ha fatto godere. Ho rifiutato i bianconeri quattro volte». Le parole dell’ex attaccante

Antonio Cassano ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica, dove ha parlato anche dell’imminente big match tra Roma e Juve.

ROMA-JUVENTUS 4-0 – «Una delle più belle partite della  vita mia. Il problema è che quelle cose le facevo una volta ogni sei  anni. Mi affascinava confrontarmi con le grandi. Mi dicevo: ora vi  faccio vedere chi è il più forte. Dacourt, nello spogliatoio, diceva: grandi partite, grandi giocatori. Invece mi rompevo le palle a  giocare con squadre meno forti. Io giocavo Roma-Juve come in strada. Volevo lasciare la gente a bocca aperta: quella è la goduria».

RIFIUTI ALLA JUVE – «Quante volte? Quattro. La prima il 2001: avevo appuntamento con Moggi ad  Avellino, ma volevo giocare con  Totti, mi affascinava Roma, la città.  Non mi ha mai affascinato la Juve,  nemmeno per un secondo: non  c’entrava nulla con la mia idea di calcio. Lì sarei durato tre giorni: il  primo giorno mi acquistavano, il secondo presentazione, il terzo mi  cacciavano via. Buffon mi diceva: sei un cretino, da noi potevi vincere  il Pallone d’oro. Io gli rispondevo: Gigi, io non timbro il cartellino, io all’allenamento devo divertirmi».

CRITICHE VERSO LA JUVE – «La Juve ha fatto un’ottima partita  nel derby. Ma scordatevi che faccia  possesso palla o domini la partita. La Juve con Allegri è un anno e mezzo che fa schifo, è rimasto a dieci anni fa. E ha la rosa più forte del campionato. Vale anche per l’Inter, e lo dico da interista: sono le squadre più forti. Inzaghi è giovane ma ho l’impressione che l’Inter sia  più grande di lui. È a 18 punti dal Napoli, che ha la forza delle idee».

ALLEGRI – «A livello personale, mai avuto problemi. Dopo che ho espresso le  mie opinioni alla Bobo tv non mi chiama più. Ma io parlo di calcio, non offendo mai l’uomo».

MILAN DI ALLEGRI – «Zambrotta e Jankulovski esterni, Thiago Silva e Nesta centrali, in  mezzo Pirlo o Van Bommel,  Gattuso o Ambrosini e Seedorf,  davanti Cassano, Robinho e  Ibrahimovic. Capisce? Non  facevamo tattica: martedì si  correva un po’, mercoledì palestra, giovedì partitella, venerdì facoltativo, sabato battevamo due rigori, due calci d’angolo e stop. La squadra andava da sola. Idem la Juve: Allegri mette sempre in campo i giocatori nel modo giusto. Ma per me devi dare qualcosa di più. Avete visto come gioca l’Arsenal allenato da Arteta? O il Reims di William Still, o la Real Sociedad di Imanol Alguacil…».

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