Conferenza stampa Chiellini: «Ho l'entusiasmo di un ragazzino. Futuro...»
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Conferenza stampa Chiellini: «Ho l’entusiasmo di un ragazzino. Sul mio futuro…» – VIDEO

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Conferenza stampa Chiellini: le parole alla vigilia di Juve Inter, sfida valida per la finale di Coppa Italia

La Juve cerca la sua rivincita contro l’Inter. Dopo la Supercoppa e l’1-0 casalingo in campionato, i bianconeri affrontano i nerazzurri nella finale di Coppa Italia.

Nel giorno di vigilia, martedì 10 maggio, Giorgio Chiellini ha parlato in conferenza stampa insieme a Massimiliano Allegri alle 19.30 per presentare il match dallo Stadio Olimpico di Roma. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.

CHE JUVE LASCEREBBE – «Quest’anno è stato un anno in crescendo. Dopo un inizio difficile questa squadra ha avuto una propria identità, arrivando a raggiungere la qualificazione aritmetica in Champions a quattro giornate dalla fine. La squadra è cresciuta, il percorso è stato evidente e importante. Abbiamo ritrovato attribuiti e caratteristiche che questa squadra deve avere e saranno il cardine della prossima stagione. La partita di domani è l’ultima di questa stagione ma l’inizio della prossima. Finire vincendo la partita di domani sarà un’iniezione di fiducia. La Juventus nel suo DNA ha il dovere di iniziare per vincere ogni trofeo a cui partecipa. La Coppa Italia ti dà un trofeo in più da giocare, la Supercoppa, ma ti darebbe anche uno slancio in più per lo Scudetto».

CHE SAPORE HA QUESTO TROFEO – «Anche l’anno scorso facevamo lo stesso discorso. Io vivo con l’entusiasmo di un ragazzino. C’è voglia da parte nostra di raggiungere questo trofeo, consapevoli della difficoltà di questa partita. Sono una squadra forte, che ti fa pagare ogni minimo errore. Avendo questa consapevolezza abbiamo tutte le carte in regola per fare la nostra partita. Arriviamo in un momento buono ma non entusiasmante: l’Inter ha perso la vetta ed è impegnata nello Scudetto, noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo che era prendere la Champions ma la speranza di raccogliere qualcosa in più c’era. La partita è talmente importante che si giocherà su dettagli ed episodi. Dovremo capire i momenti della partita, quando ci sarà da soffrire e quando colpire l’Inter per fare gol. Con lucidità e senza isterismi del caso».

INTER – «Sono sempre partite equilibrate. Poi sono i dettagli a fare la differenza. In Supercoppa, spiace per Alex, ma saremmo andati ai rigori e sarebbe stata diversa. In campionato c’è stato equilibrio, tiri in porta pochissimi. Questo fa capire quanto saranno importanti i dettagli».

ROMA, STADIO OLIMPICO – «Il mister lo dice sempre, tornarci a metà maggio evoca sempre bei ricordi. Sono emozioni del passato che ti danno gioia e voglia di riprovarle. Io sono tranquillissimo e non vedo l’ora di scendere in campo. Sarà uno spettacolo, stadio pieno, milioni di spettatori che guardano la partita. Juve Inter è la gara che tutti i tifosi sognano, hanno paura e vogliono vincere».

DISCORSO ALLA SQUADRA – «Non sono un tipo da discorsi da film. Io sono più da abbraccio, da pacca sulle spalle, in modo da trasferire quello che provo. Bisogna giocare a calcio, pensare a quello ed evitare nervosismi inutili».

20ESIMO TROFEO ALLA JUVE E COSA LASCIA AI GIOVANI – «Sarebbe 20+1, quello non possiamo dirlo ma visto che c’è rivalità accendiamola. Con i ragazzi che ci sono ora mi sento fratello maggiore. Spero di aver lasciato loro qualcosa nel quotidiano. La Juve ha certi valori che non ho creato io ma che ho solo imparato e portato avanti. Il mister, che ha vissuto prima il Milan, conosce la differenza. La Juventus ha bisogno della sua identità, che io ho imparato da Del Piero, Buffon, Pessotto. C’è un filo conduttore alla Juve e bisogna continuare così».

QUESTA SQUADRA VINCERA’ IN FUTURO – «A parte il primo anno, quindi dal 2006 al 2012, non ho vinto niente. Non sono stati pochi gli anni. Questa squadra tornerà a vincere, lo dice la storia della Juve e la famiglia dietro è garanzia per gli juventini. È difficile rifare il ciclo che abbiamo fatto noi, è stata un’eccezione. L’egemonia che abbiamo avuto si può trovare in Germania, in Francia che c’è dislivello. Questa squadra deve tornare a vincere e sarebbe bello tornare a vincere questa coppa».

COME GIUDICA LA STAGIONE DELL’INTER – «Ha grandi giocatori, grande tecnica, completa. È forte in tutti i reparti, si è visto l’anno scorso e quest’anno. Ha grandissimi giocatori che cercheremo di contrastare con le nostre caratteristiche. Giudicare ora la stagione dell’Inter è impossibile, stanno facendo il massimo. Hanno due trofei in ballo da vincere, e quello cambia tutto. Inzaghi ha fatto un ottimo lavoro e non era facile dopo il cambiamento che c’è stato».

JUVE INTER COME REAL CITY – «Non mi aspetto una partita come Real City. Siamo di mentalità italiana. Real City è stata bellissima, fossi stato io in campo sarei uscito arrabbiatissimo. E’ stata bellissima da vedere ma non mi aspetto una partita come Real City perché abbiamo caratteristiche diverse».

COSA FARA’ NEI PROSSIMI GIORNI – «Volevo aspettare questa finale perché finché ci sono obiettivi in ballo è quello il focus più grande. Ma anche l’anno scorso è stato così. Iniziato l’Europeo potevo smettere il giorno dopo. Se con l’Austria il Var non vede il fuorigioco di Arnautovic probabilmente io non sarei stato qua ora. La vita è così, ci sono occasioni che vanno vissute, ora godiamoci questa coppa e poi vediamo».

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