Conferenza stampa Conte: le parole del Presidente del Consiglio - VIDEO
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Conferenza stampa Conte: le parole del Presidente del Consiglio – VIDEO

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Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte parla all’Italia il 24 marzo 2020 in conferenza stampa. Le comunicazioni del Premier al Paese

Nuova conferenza stampa per Giuseppe Conte. Il 24 marzo 2020, alle ore 18.30, il Presidente del Consiglio è intervenuto in conferenza stampa da Palazzo Chigi per dare importanti aggiornamenti all’Italia.

LE PAROLE – «Abbiamo deliberato l’adozione di un decreto legge che riordina la disciplina dei provvedimenti che stiamo adottando. I Dpcm sono uno strumento flessibile che ci consente di dosare le misure di contenimento prevenzione. Abbiamo regolamentato più puntualmente i rapporti tra questa attività del Governo e il Parlamento. Ogni decreto adottato viene poi trasmessa ai presidenti delle camere e il presidente del Consiglio riferirà sulle misure adottate ogni 15 giorni al Parlamento, affinché possano seguire le misure adottate. Abbiamo regolamentato anche i rapporti tra il Governo e le regioni, che possono adottare anche provvedimenti e misure restrittive, anche più severe. Ovviamente rimane la funzione di coordinamento e omogeneità che viene assicurata sul territorio nazionale dal Governo. A livello sanzionatorio è stata introdotta una sanzione da 400 euro a 3 mila euro secondo le multe proprie che tutti quanti conosciamo. D’ora in poi, alla sanzione attualmente prevista, si sostituisce questa multa da 400 a 3 mila euro. Voglio precisare che sono soddisfatto della reazione che tutti gli italiani stanno avendo nel rispettare le prescrizioni. Le forze dell’ordine stanno facendo un’attenta verifica per il rispetto delle prescrizioni. La stragrande maggioranza dei cittadini si sta adeguando alle nuove regole. Questo ci deve rendere orgogliosi. Tutti insieme facciamo la nostra parte per affrontare questa emergenza e vincerla.

31 LUGLIO – «Da questa mattina assisto alla diffusione di una bozza di un decreto già superato. Anche in Consiglio di Ministri abbiamo apportato modifiche. Non tenete conto della bozza pubblicata. Si è aperto un dibattito sul fatto che l’emergenza sarebbe fino al 31 luglio: assolutamente no. Vorrei ricordare che quando abbiamo adottato il primo provvedimento abbiamo deliberato lo stato di emergenza nazionale un attimo dopo che l’OMS ha decretato l’epidemia mondiale. Questo non significa che le misure rescrittive saranno prorogate fino al 31 luglio. Quello è lo spazio dell’emergenza. Siamo pronti, ci auguriamo prestissimo, ad allentare le misure. Siamo fiduciosi che prima di quella scadenza si possa tornare alle nostre abitudini di vita. Sono convinto che questa prova durissima ci renderà migliori». 

ATTIVITA’«Regolamenteremo gli orari di apertura in modo da assicurare i rifornimenti in tutta la Penisola. In questo momento dobbiamo presidiare le attività essenziali».

ACCENTRAMENTO POTERE DALLE REGIONI – «Dal primo giorno abbiamo curato i rapporti con i rappresentati del Governo territoriale in modo continuo e costante. Io, affiancato da Speranza, li sento costantemente. Credo sia la modalità migliore. Non è pensabile nel nostro assetto uno Stato centrale, anche perché riteniamo plausibile la strada della collaborazione. E poi c’è un’altra ragione: siccome la competenza della sanità è in mano alle regioni, cambiare le loro competenze e introdurre poteri sostitutivi, sarebbe qualcosa di poco funzionale».

NUMERI«Abbiamo convertito 78 ospedali, portato le unità di terapia intensiva da poco più di 5 mila a più di 8 mila. Le unità di subintensiva da poco più di 6 mila a più di 26 mila. Stiamo reagendo in modo efficace rispetto alla situazione di partenza».

ESERCITO«Noi stiamo utilizzando l’esercito negli scenari di assoluta crisi. Si trasferiscono a seconda delle necessità. Stiamo utilizzando l’esercito nell’ambito dell’operazione “Strade sicure”, riconvertendo l’intervento delle forze dell’ordine. Il loro è un lavoro efficace, stanno facendo molti controlli. Ben venga l’aiuto dell’esercito ma i cittadini non devono pensare che la tenuta dell’ordine pubblica debba essere affidata solo alla militarizzazione. Le forze dell’ordine stanno operando efficacemente».

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