Conferenza stampa Mourinho post Roma Juve: le dichiarazioni
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Conferenza stampa Mourinho post Roma Juve: le dichiarazioni

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Conferenza stampa Mourinho post Roma Juve: le dichiarazioni del tecnico bianconero dopo il match dell’Olimpico

(inviato all’Olimpico) – Josè Mourinho ha parlato in conferenza dopo Roma Juve.

ABRAHAM FUORI ALL’INIZIO E POSIZIONE DYBALA – «Non so se voi avete visto i piani di gioco, ma anche quando il risultato è 0-0 Tammy è bravo. Loro giocavano a 3 con Bremer, nei duelli individuali è un giocatore difficile da battare. Abbiamo cercato di giocare senza il giocatore centrale e abbiamo avuto una buona superiorità a centrocampo con Wijnaldum e Pellegrini che si abbassavano. Non pressavamo troppo, lasciandoli giocare ma compattandoci. Dopo il secondo tempo, quando abbiamo visto Bremer a destra e Bonucci a sinistra abbiamo pensato fosse necessario pressare Bonucci. Dopo il gol la storia cambia. Poi Max ha cambiato modulo ed è stato difficile ma abbiamo portato il risultato a casa. Era importante vincere dopo il disastro di Cremona».

COSA MANCA ALLA ROMA – «Magari un po’ di Dna del club, che è una delle cose più difficili da assimilare e da cambiare. Ci sono club dove tu sei obbligato a vincere sempre. Io ho vinto un campionato con 100 punti e ne ho perso uno con più di 90. Bisogna vincere sempre, chi gioca per vincere il campionato, non è il nostro caso, ha obiettivi precisi. Si perde e si pareggia perchè non c’è un percorso intoccabile, ma come testa, come mentalità bisogna giocare sempre ad alto livello. Noi abbiamo questo problema, ma alla fine il carattere dei ragazzi è grandioso. E’ gente che vuole fare bene, che soffre quando non fa bene. Queste sono le risposte che voglio dopo i momenti brutti. Non viviamo tranquillamente dopo un disastro come quello di Cremona. Sono stati tre giorni di sofferenza e preparazione per una partita come questa. Per questo motivo complimenti ai ragazzi che hanno fatto questo salto in tre giorni dopo una partita dove non abbiamo avuto un livello altissimo».

NUOVO RUOLO DI MANCINI – «E’ un’evoluzione naturale. Ho visto qualche partita della Premier dove chi giocava a tre in realtà giocava a cinque. Noi cerchiamo di farlo a tre quando c’è l’opportunità. Mancini è in un buon momento, è più tranquillo. Ha già fatto giocate importanti e questo conta. E’ un po’ come la Juve con Danilo a destra e Sandro a sinistra che sono stati terzini. Questo tipo di qualità aggiunge qualcosa in più. Poi uno non si aspetta questo tipo di gol da lui, ma l’importante è aver compensato i tre punti persi martedì».

GESTO DI MATIC – «La squadra e’ stata squadra, quello che Matic ha fatto lo ha fatto Pellegrini abbassandosi su Di Maria che poteva fare gol, lo hanno fatto anche Belotti e Tammy. Questo sforzo esxtra è una cosa di cui hai bisogno, ma non solo con la Juve. Tutti i punti sono importanti. Oggi era una gara pericolosa, la Juve porta i risultati a casa. Avesse vinto sarebbe stata a sei punti e avremmo sentito il respiro sul collo. Era importante vincere e andare a 12. Ora invece di guardare dietro alla Juve guardiamo avanti».

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