Conferenza stampa Sarri: «Consapevoli che col Genoa sarà complicato»
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Conferenza stampa Sarri: «Consapevoli che col Genoa sarà una partita complicata»

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Conferenza stampa Sarri: le parole dell’allenatore della Juve alla vigilia della partita con il Genoa, valida per la 29ª giornata di Serie A

La Juve è attesa dal banco di prova Genoa nella 29ª giornata di Serie A, con la sfida di Marassi a costituire un importante crocevia per i bianconeri dopo i successi contro Bologna e Lecce. È il 4-0 contro i salentini l’ultima cartolina della squadra di Maurizio Sarri.

Proprio l’allenatore bianconero, nel giorno di vigilia dell’incontro, ha parlato in conferenza stampa dalle 16.15. Juventus News 24 ha seguito LIVE l’appuntamento, con Sarri che ha presentato la sfida di domani.


RECORD BUFFON – «Non so se giocherà, ma ha 48 partite a disposizione quindi il record arriverà. I programmi iniziali coi portieri stanno cambiando in base alle sensazioni di Claudio Filippi».

GENOA TRASFERTA OSTICA – «Non penso solo per la Juventus. Contro il Genoa è difficile per tutti, perché è una squadra che nelle partite casalinghe ha fatto bene nell’ultimo anno. È una partita complicata, come tutte quello contro le squadre che giocano per la salvezza. I ragazzi sono consapevoli di questo: se ci aspettiamo qualcosa di semplice siamo sulla strada sbagliata».

TURNOVER – «In questo momento numericamente non possiamo permetterci di alternare più di due giocatori. Nell’ultima partita avevamo in convocazione 14 giocatori da campo, 3 portieri e 3 Under 23. In questo momento non abbiamo molte variabili. Possiamo solo pensare ad uno o due cambi».

FATTORE CAMPO – «Penso che un po’ continui ad esserci, nonostante le porte chiuse. Fai a meno della spinta del pubblico, ma puoi contare sulle certezze che hai in casa. Sono abitudini che danno sicurezza ai giocatori, un po’ meno rispetto a prima».

HIGUAIN – «Sta meglio, l’unica incertezza è la sua tenuta su un minutaggio più elevato».

PJANIC – «Sinceramente ho risposto nei giorni scorsi a questa domanda. Non avrò problemi: se questo trasferimento verrà ufficializzato, Pjanic sarà contento di finire la carriera al Barcellona. Una carriera straordinaria. Il ragazzo può essere contento di questa soluzione e per lui sono sereno. Gli piace giocare a calcio, è serio e intelligente: la possibilità che non dia il 101% in questo finale di stagione non la vedo».

ARTHUR – «C’è poco da commentare, si sta parlando di due ragazzi che per due mesi dovranno giocare nelle rispettive squadre. È bene che si concentrino sul presente, non su quello che faranno a settembre/ottobre. Non voglio parlare di acquisti, perché mancano due mesi all’apertura del mercato. Lasciamo perdere le valutazioni, le farà qualcuno dello staff. Godiamoci Pjanic per questo finale di stagione».

PARTITE RAVVICINATE – «Penso che ancora siamo nella fase di ritrovare la condizione fisica migliore. Passando le giornate, si prospetterà il problema inverso, ossia i giocatori che arriveranno in condizione ma vedranno l’accumularsi delle partite. Stiamo cambiando tante cose, soprattutto il recupero post-partita. È difficile parlare anche di allenamenti quando giochi così spesso. È un lavorare di scarico e di preparazione alle partite successive, anche l’analisi di quest’ultime è meno accurata di prima. I 5 cambi, poi, stravolgono anche alcuni risultati: in Bundesliga ho visto che le 5 sostituzioni le utilizzavano solo le squadre di bassa fascia, non di prima che ne usavano 3/4. È un’esperienza nuova, quindi a rischio c*****a, come tutte le cose mai vissute, ma anche stimolante. Se ne usciamo vivi abbiamo conoscenze in più».

BENTANCUR – «Rodrigo l’ho visto crescere abbastanza velocemente, è ancora più forte di quello che mi aspettavo quindi mi ha sorpreso. Poi ha messo più convinzione, personalità ma fa parte del percorso. Comincia a tirare fuori queste caratteristiche col passare del tempo. Può sorprenderci ancora in futuro perché ha tanti margini».

RAMSEY – «Sta meglio. Rispetto all’ingresso di Bologna, l’ho visto più frizzante col Lecce. Visti i pochi minuti fatti con la squadra, esiste l’incognita se è meglio spararlo mezz’ora nel finale o 50/60′ nella parte iniziale. È una valutazione che faremo nelle prossime ore».

DYBALA E RONALDO – «In questo momento possono anche giocare, poi il problema si proporrà fra due o tre partite, quello è indubbio. Non c’è ancora sovraccarico, come abbiamo detto prima. Nel lungo periodo, il recupero di Higuain è indispensabile».

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