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Conferenza stampa Sarri: «Fiorentina pericolosa, gli ultimi risultati lo dimostrano» – VIDEO

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Conferenza stampa Sarri: ecco quando parla il tecnico alla vigilia di Juve Fiorentina, sfida valida per la 22ª giornata di Serie A

La Juve affronterà la Fiorentina domenica alle 12.30 all’Allianz Stadium, nella sfida valida per la 22ª giornata di Serie A. Obiettivo ‘vendicare’ il ko subito settimana scorsa contro il Napoli.

Nella giornata di vigilia, sabato 1 febbraio, Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa per presentare l’incontro. Appuntamento fissato per le 13.30, con il tecnico che ha risposto alle domande dei giornalisti. Juventus News 24 ha seguito il LIVE della conferenza.

POLEMICHE POST-NAPOLI – «Io delle polemiche ne so abbastanza poco. Mi sembra che sia stata strumentalizzata una frase di una banalità come quella che ho detto. Dopo tre anni è normale rimanere affezionato a quei ragazzi, che facendo bene insieme a te, ti hanno permesso di arrivare al Chelsea e poi al top dei club italiani come la Juve. È chiaro che uno ci rimane affezionato dopo il lavoro fatto e la gratitudine da cui è partita la scalata. Il tifoso juventino si conquista con i risultati. Devono essere giustamente arrabbiati perché abbiamo fatto una brutta partita: perdere è pesante, giocando male lo è ancora di più».

SUBIRE GOL IN VANTAGGIO – «Può essere un segnale. Effettivamente, in una certa parte della stagione, dopo il vantaggio siamo andati a calare a livello di ritmo e intensità. Sembrava una problematica superata, qualcosa da migliorare ce l’abbiamo ancora. Dobbiamo innescare un livello di intensità superiore, non è semplice però parlare di reazioni mentali».

GOL SUBITI – «Preoccupato no, tutto ci deve far riflettere. Le statistiche devono dare conferme a ciò che si vede. Non sono numeri preoccupanti perché il percorso è buono, in cui abbiamo fatto meglio in Coppa Italia e Champions rispetto all’anno scorso. Possiamo fare qualcosa di meglio a livello di continuità, è indubbio. Abbiamo partite preoccupanti, non dati, tutte e due arrivate alla fine di due cicli (dicembre e gennaio)».

FIORENTINA – «Difende con aggressività, soffocando gli spazi agli avversari. Ha giocatori di accelerazione e di gamba. I risultati delle ultime partite lo dimostrano: in avanti dovremo muovere palla velocemente altrimenti troveremo traffico. In difesa non dovremo perdere le posizioni per limitare sul nascere i tentativi di ripartenza avversari».

KHEDIRA – «Mi son perso gli ultimi giorni perché ha avuto l’influenza e non era in campo. Sta procedendo la fase di riatletizzazione quindi non è in campo. I tempi di recupero sono difficili da valutare, è ancora presto».

RICORDATO ALLA JUVE – «Mi piacerebbe vincere qualcosa, per qualche vittoria anche se non è facile perché è una società abituata a vincere. Intanto mi piacerebbe vincere qualcosa di importante».

TRIDENTE CONTRO LAZIO E NAPOLI – «Tatticamente non possono fare testo. In partite in cui siamo scarichi a livello nervoso va ad influire su tutto. Non si possono prendere in esame queste partite. È difficile valutare, perché senza energie mentali la prestazione fisica decade. Sono partite da non prendere in considerazione tatticamente ma per come arriviamo a quelle gare. Con la Roma è stata la miglior partita, ma quattro giorni dopo non siamo stati allo stesso livello. Quando facciamo delle partite di grande carica di energia e mentali possiamo prendere in considerazione tutti gli aspetti, se partiamo scarichi gli altri aspetti sono poco considerabili».

PJANIC – «Aveva solo una grossa contusione. Ne ha approfittato per curarsi anche di altro piccolo problemino ma si allena con noi da un po’ di tempo ed è disponibile».

RECORD BUFFON – «Da qui alla fine una partita la farà sicuramente, anche più di una… Gigi rientrerà sicuramente nelle rotazioni da qui alla fine».

ROTAZIONI A CENTROCAMPO – «Possiamo partite in certe partite con Matuidi, in altre con Rabiot che sta crescendo. È difficile prevedere le situazioni, ma dipende che tipo di partite andremo a giocare».

EMRE CAN – «Ci sono delle situazioni che sono normali. Io sono arrivato con un gruppo di 27 giocatori e non ho chiesto nient’altro. Se tra essi c’è qualcuno che ha un suo percorso è normale, sono conseguenze naturali. Se ha avuto difficoltà ad adattarsi in questo modo di giocare, non va ad inficiare sulle sue qualità. È qualcosa che accade in tutti i gruppi».

MERCATO DI GENNAIO – «A me di ciò che succede sulla carta interessa poco, non so se ha spostato gli equilibri. Non ho chiesto niente in estate neanche a gennaio. La squadra ha certe caratteristiche e mi adatto io a questa squadra. Sarebbe da presuntuosi cambiare 7/8 giocatori a questi livelli, visto che sarebbe difficile a livello economico».

DOUGLAS COSTA – «È importante, può fare la differenza. Vogliamo portarlo al top della condizione fisica, perché può spostare l’equilibrio delle partite. Stiamo cercando di farlo salire a livello di condizione e la sua opzione è da tenere sempre in considerazione».

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