Dal Sassuolo al Sassuolo: la Juve va in cerca di un'altra rimonta
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Dal Sassuolo al Sassuolo: la Juve va in cerca di un’altra rimonta

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Bianconeri in campo stasera allo Stadium contro gli emiliani, che nel 2015/16 segnarono la svolta degli uomini di Allegri

Dopo il pareggio in casa dell’Inter, la Juventus si trova a 15 punti in classifica, a ben 13 distanze dal Milan capolista (in attesa del Napoli). Bianconeri che, dopo un inizio stentato, nelle ultime giornate hanno ritrovato, almeno nei risultati, quella continuità che era invece venuta a mancare nelle scorse stagioni. Per i ragazzi di Allegri, ora, non si può più sbagliare, per continuare a cullare il sogno di una nuova rimonta verso quello scudetto che, al momento, appare irraggiungibile.

Di fronte ci sarà il Sassuolo, quella squadra che, nella famosa stagione 2015/16, rappresentò il punto di svolta per la Vecchia Signora. Era il 28 ottobre del 2015 e i neroverdi di Di Francesco vinsero grazie ad un perfetto calcio di punizione di Sansone, contro una Juve ridotta in dieci uomini per l’espulsione di Chiellini nel finale di primo tempo. Nel post partita, Buffon ed Evra in particolar modo suonarono la carica, con dichiarazioni che misero spalle al muro il resto della squadra, che dal successivo derby della Mole, vinto all’ultimo respiro grazie a Cuadrado, infilarono 15 vittorie consecutive. Uno scudetto, il quinto, entrato in bacheca a discapito del Napoli di Sarri e Higuain (36 gol per lui quell’anno), anche grazie alla rete di Zaza nello scontro diretto, che verso febbraio sancì il definitivo sorpasso.

La Juve di oggi, chiaramente, è ben diversa da quella di sei stagioni fa. La Vecchia Signora non può contare su individualità del calibro di Pogba o del primo Dybala, che con le sue 19 reti fu elemento decisivo di quella cavalcata. La Juve di oggi è una squadra che è ancora in cerca della sua vera identità, andata perdendosi con i continui cambi in panchina dall’estate del 2019, che hanno poi portato Agnelli a richiamare Allegri, tecnico che conosce l’ambiente come le sue tasche ed è chiamato ora ad un compito ben più complicato di quello che si trovò davanti al suo primo arrivo a Torino. I recenti risultati, come già sottolineato in precedenza, fanno ben sperare, ma questa volta di più va tenuta in conto la concorrenza. Milan e Napoli, con l’Inter che sta accusando un momento di affanno, rappresentano ostacoli duri da superare e sono forse più avvantaggiate da rose con meno falle, guidate da allenatori esperti o che, comunque, lavorano con lo stesso gruppo da anni (Pioli).

Per questi motivi la rimonta verso il tricolore sfuggito con Pirlo appare ora un miraggio, ma ripartire con tre punti stasera è più che mai fondamentale.

 

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