Del Piero: «Juve e Psg agli antipodi. Europa League? E’ fondamentale»

Del Piero: «Juve e Psg agli antipodi. Europa League? E’ fondamentale». La lunga analisi a Sky Sport prima della sfida

Del Piero a Sky Sport ha fatto una lunga analisi sulla Juve prima della sfida col Psg.

INFORTUNI – «Purtroppo è una costante di questa annata della Juve. Non è una buona notizia in campo, ha dovuto spesso fare giocare i soliti giocatori in partite ravvicinate, c’è una  tensione diversa. Dà spazio a tanti punti di domanda che noi tralasciamo per concentrarci sui risultati che sono agli antipodi dove il Psg vola e la Juve fa fatica anche in campionato»

EUROPA LEAGUE – «Penso sia fondamentale. La Juve dopo i Mondiali avrà più giocatori e la rosa per compete ad alto livello. E’ fondamentale per il morale, per il lato economico, per sentirsi vivi, respirare l’aria europea e provare a prendere quel trofeo. Non è la Champions sognata da tutti i tifosi juventini, ma rappresenta molto di più del trofeo, confrontandosi con realtà in difficoltà e fare passi in avanti».

FAGIOLI – «La delicatezza del tocco mi ha fatto impressione. Sono felice per lui, si vede la gioia. Ha fatto un debutto strepitoso. Aveva fatto vedere cose dal punto di vista tecniche molto molto buone. Se lo merita, spero ne faccia tanti altri per lui e la Juve».

GOL ALLA DEL PIERO – «Avendone fatti così tanti insieme in quella Champions che abbiamo vinto è un marchio di fabbrica, ma è qualcosa che ho visto molto fare anche prima. Oggi più che mai è un tiro che si vede tanto, è complicato per il portiere andare a prenderlo perché è una palla insidiosa, difficile da leggere per il portiere, e anche molto spettacolare. di questa traiettoria mi ero innamorato».

GIOVANI – «Mi auguro siano emozionati e abbiano paura di affrontare una gara così importante, ma anche il desiderio di vivere una partita del genere. E che tutto questo non li freni, ma li spinga ad esprimersi al meglio. Hanno fatto vedere tante cose. Miretti ha fatto bene anche a livello di personalità. Mi auguro siano pronti, altrimenti pazienza. .. Coi giovani bisogna avere un certo tipo di osservazione su quello che possono dare. Il test oggi è un po’ impàri. Mi auguro che giocare in casa possa spingerli in maniera diversa».

SENATORI IN DIFFICOLTA’ – «Fa parte del percorso. Gli stessi giocatori – anche io l’ho sperimentato – devono spostarsi da questa situazione statica per cui se sei un senatore devi giocare tutte le partite importanti e valutare e accettare che se non sei in condizioni possono esserci difficoltà calcistiche, dentro e fuori del campo. L’importante è che tutti ne siano consapevoli e che questo periodo di panchina o di tribuna possa servire per un periodo migliore successivamente. E’ difficile da digerire quando sei abituato a giocare, come lo è stato per me in certi frangenti…ma va visto come un passo in avanti».