La Juve ritrova Giaccherini, l'ex bianconero con il Chievo proverà a battere CR7
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Giaccherini ritrova la “sua” Juve: «Bel ricordo, ma voglio battere CR7»

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La Juventus ritroverà al Bentegodi Emanuele Giaccherini da avversario. Il centrocampista partecipò alla rinascita bianconera

Emanuele Giaccherini è stato uno dei protagonisti della rinascita Juve. Sette anni fa, subito dopo il baratro che ha visto la Juventus posizionarsi a metà classifica, è stato uomo fondamentale nei nuovi meccanismi bianconeri guidati da Antonio Conte, all’epoca allenatore della Juventus.  Nell’anno 2011/2012, Giaccherini era una delle carte a cui Conte si affidava per aumentare il ritmo partita e magari inventare una giocata vincente. “Giack” come lo chiamavano affettuosamente i tifosi della Juventus, ritroverà i bianconeri al Bentegodi, nell’attesissima prima di campionato tra Chievo e Juventus. L’ex bianconero, che non ha dimenticato la Vecchia Signora, con cui ha vinto due scudetti ed una supercoppa italiana, darà battaglia a Ronaldo e compagni per stravolgere i piani vittoria di Max Allegri.

Amarcord sul suo passato in bianconero, e tanta voglia di battere il fenomeno Ronaldo

Intervistato dai microfoni de L’Arena, Giaccherini ha ricordato i suoi trascorsi bianconeri, concedendosi un po’ di meritata gloria sui risultati della Juventus: «In quei due anni  alla Juve io il mio mattoncino per arrivare a questo punto l’ho messo. Giocare contro Ronaldo sarà stimolante. E’ il giocatore più forte al mondo. Sta a noi scrivere un titolo diverso da quello che molti immaginano. Io ho rovinato l’esordio di Ibrahimovic, dopo che per tutta la settimana si era parlato solo di lui. E chissà nel calcio…mi auguro di rovinare anche quello di Ronaldo.  Se avessi ancora la maglia della Juve addosso?  Condividere le emozioni di campo insieme a Ronaldo sarebbe molto bello. Quale club si è mosso meglio in merito agli allenatori? Sempre la Juve, riuscendo a trattenere Allegri. In questi anni ha vinto tanto, senza smettere mai di farlo. E ha portato la Juve fino in fondo anche in Europa. La Juve rimane un ricordo bellissimo. Ho vinto due scudetti ed una supercoppa, anche da protagonista. Mi sono lasciato benissimo visto che c’è stata una separazione consensuale e con la mia cessione ci hanno guadagnato tutti. Io e pure la Juve. I tifosi mi ricordano con piacere. E questo vuol dire che ho lasciato il segno. Sul podio europeo metterei la Juventus davanti a tutti. Poi il Real Madrid, che pur avendo perso Ronaldo resta squadra abituata a vincere. Solo un miracolo può cambiare il destino di Chievo-Juve? Noi dobbiamo andare in campo sereni. Cercando di riproporre tutto quello che è stato provato sul campo nell’ultimo mese e mezzo di precampionato. Siamo sulla buona strada. Logico: non siamo la Juve ma il Chievo. E dovremo usare le nostre armi, cercando di metterli il più possibile in difficoltà».

 

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