Giletti: «Nella Juve troppe stelle, serve gente affamata come Nedved»
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Giletti: «Nella Juve troppe stelle, serve gente affamata come Nedved» – ESCLUSIVA

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Massimo Giletti in esclusiva su JuventusNews24. Le dichiarazioni del presentatore televisivo

Uomo di spettacolo, conduttore televisivo, giornalista ma non solo: Massimo Giletti è anche un grande tifoso della Juventus. JuventusNews24 ha intervistato l’attuale presentatore di Non è L’Arena in esclusiva.

Giletti, crede che alla fine questo campionato riuscirà a concludersi?
«Sono dell’idea che il calcio in qualche modo debba riprendere. Se non riparte l’economia avrà molti più danni. Questo Paese deve capire che è arrivato il momento di iniziare a convivere con il coronavirus, non si può rimanere barricati a casa per sempre. Poi capisco senso di responsabilità, prudenza, tutele e tutto il resto ma dopo un po’ bisogna reagire. Poi non mi capacito di questa cosa degli allenamenti: che senso aveva autorizzare le corse nei parchi e non le sedute individuali nei centri sportivi?».

Francia, Olanda, Belgio: in alcuni paesi però la stagione è già stata dichiarata conclusa
«Probabilmente in Francia si sono fermati perché il campionato era finito prima ancora che iniziasse. È chiaro che sarà necessario ripartire con regole precise: i giocatori dovranno andare in ritiro ed essere completamente isolati. Stiamo parlando di professionisti che devono essere chiamati ad adattarsi ad una situazione straordinaria». 

Non sembra, comunque, che si possa prescindere dalle porte chiuse
«È un compromesso che sei costretto ad accettare. Poi è chiaro che stiamo parlando dell’anti-calcio che è fatto di tifo, coinvolgimento, passione. Anche in questo caso non comprendo perché non si trovi una formula che porti al riempimento progressivo degli impianti, a fasi scaglionate con l’avanzare dei mesi. Mi pare che non ci sia coraggio».

E uno scudetto a tavolino lo accetterebbe?
«Non sarebbe uno scudetto di cui andare fieri, ma chi sta in testa è giusto che vinca. La stagione, comunque, deve avere un esito. Anche in funzione delle squadre a cui saranno assegnati i posti UEFA nella prossima stagione».

Le sta seguendo le dirette Instagram tra calciatori?
«È un fenomeno che trovo molto interessante, senza filtri. Ma credo che con la ripresa della stagione tornerà tutto come prima, con le società che torneranno a regolamentare la comunicazione. Basta vedere quello che è successo con Lukaku, per poco non si creava un cataclisma. A volte si rischia di lanciare messaggi pericolosi».

Totti ha detto che nell’ultima partita del cuore Nedved entrava come un assassino. Lei era in campo quella sera: è davvero così?
«Ho giocato diverse partite del cuore con lui. Se si vuole essere i numeri uno basta avere intelligenza, serve anche carattere. Io firmerei per avere undici Nedved nella mia squadra. Il problema di questa Juve, probabilmente, è proprio questo: ci sono pochi Nedved. Lui non ci sta a perdere e io la penso allo stesso modo».

Quindi a questa Juve cosa serve? Un giocatore tosto?
«Serve un centrocampista fortissimo, non so se Pogba abbia gli stimoli giusti per tornare alla Juventus e fare bene. Alla Juve serve gente affamata, a volte ho quasi la sensazione che ci siano troppe stelle. Serve gente che ti mangia il campo. E poi bisognerebbe prendere un attaccante da affiancare a Ronaldo, sempre ammesso che resti…».

Si ringrazia Massimo Giletti per la cortesia e la disponibilità in occasione di questa intervista

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