Scommessa vinta e primi frutti del lavoro, la Juve di Pirlo è quasi pronta
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Scommessa vinta e primi frutti del lavoro, la Juve di Pirlo è quasi pronta

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Reazioni giustamente contenute, ma la Juve di Pirlo contro lo Spezia presenta una base di lavoro interessante e di grande prospettiva

E’ pur sempre una Juve in costruzione. Anche se con lo Spezia, rispetto alle ultime occasioni, la base di lavoro sembra promuovere un’idea più interessante. Al di là del rientro di Cristiano Ronaldo (che non vedeva l’ora di tornare in campo protagonista) e del valore della squadra avversaria (che ha osato troppo nella ripresa). Le reazioni di alcuni protagonisti bianconeri sono giustamente contenute, il successo per 4-1 giunge al termine di una gara sulla carta abbordabile, ma alcuni tasselli di giornata non possono certo passare inosservati.

BENTORNATI. Al Manuzzi di Cesena si è rivisto McKennie. E il suo contributo si è fatto sentire, anche se Pirlo non ha cambiato modulo. Perché lo statunitense ha corso tanto, ha accompagnato l’azione offensiva attaccando gli spazi centralmente e non si è risparmiato quando bisognava recuperare il pallone, per oltre un’ora. In quella fase di riaggressione sulla quale Pirlo e suoi collaboratori stanno lavorando molto, insomma, in McKennie c’è un interprete fidato che è tornato a disposizione. Un po’ come Cristiano Ronaldo che non ha perso neanche tre minuti per andare a segno e circa venti per chiudere il match definitivamente.

Morata è sempre più una certezza nella nuova Juve di Pirlo

CERTEZZA. Ciò non deve far passare in secondo piano la straordinaria prova di Alvaro Morata, sempre più protagonista nella Juve di Pirlo. Vero che l’attaccante si è visto annullare fin qui sei reti causa fuorigioco, ma contro lo Spezia c’è da raccontare anche l’ennesima prova generosa dello spagnolo, a tutto campo, oltre che una rete importante che ha sbloccato la gara. Giusto per smentire (ancora una volta) quelli che avevano espresso dei dubbi sulla scelta di calciomercato Juventus.

PROSPETTIVA. Chi è apparso davvero in crescita è Arthur. Al centro della manovra sin dalle prime battute, più sicuro nella gestione del pallone e preciso in distribuzione. Col brasiliano in cattedra che verticalizza di più, Pirlo ha certamente un riferimento in più per costruire la squadra come vuole lui. In attesa di Giorgio Chiellini (che ci sarà nella prossima trasferta Champions), Matthijs de Ligt (in attesa del via libera dell’ortopedico che giungerà tra una settimana) e Alex Sandro (che tornerà dopo la sosta): con loro anche in difesa non mancheranno le alternative e sarà tutto più semplice nelle rotazioni.

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