Qui Vinovo, dirigenza al completo per scrutare il futuro
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Qui Vinovo, dirigenza al completo per scrutare il futuro

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I dirigenti della Juve attenti ai propri giovani: pomeriggio a Vinovo per la Primavera, poi a Como per l’Under 23

«Una presenza costante, di sostegno e supporto, mai invadente: trasmette energia positiva». Mister Andrea Bonatti racchiude in un concetto essenziale, per niente scontato, il privilegio di ritrovare a Vinovo l’intera dirigenza della Juventus. Che assiste spesso e volentieri alle partite della Primavera ed evidentemente scruta il futuro che si fa spazio all’interno del club, oltre ad anticiparlo attraverso un calciomercato mirato, che – stando all’ultima sessione – parla principalmente italiano. Un’attività serrata tra l’altro, quella dei dirigenti bianconeri, buona parte presenti anche a Como, in serata, per assistere al match dell’Under 23.

Sono tre i simboli principali di questa Juve Primavera da quando è ripresa la stagione. Due sono attaccanti: Marco Da Graca e Leonardo Cerri; l’altro è un centrocampista: Enzo Barrenechea.

Da Graca e Cerri, dalla prima squadra alla Primavera

Marco Da Graca è l’unico calciatore della Juventus che in questa stagione ha indossato la maglia della prima squadra, dell’Under 23 e dell’Under 19, sua categoria di appartenenza considerato che è un classe 2002. Un giovane che ha lavorato tanto negli ultimi anni a Vinovo, che ha sfiorato la rete al suo esordio in prima squadra in Coppa Italia ma che «è tornato in Primavera con l’umiltà che lo ha sempre contraddistinto» ha avuto modo di spiegato Bonatti, che sulla stessa scia di Pirlo ha già fatto esordire in Under 19 ben quattro elementi sotto età del 2004.

Chi ha brindato con tanto di gol al suo esordio tra i professionisti in Serie C, dopo alcune settimane di allenamento con la prima squadra, è Leonardo Cerri: fisico, tecnica e personalità per il classe 2003 che anche contro la Samp «ha fatto un gol pesante – ammette il tecnico della Juve Primavera -. Dopo lo svantaggio iniziale ci ha rimesso in partita».

E poi c’è Enzo Barrenechea. Che «ci dà i tempi di gioco, ha grandi qualità tecniche che ci permettono di esprimere un giro palla pulito» ricostruisce ancora Bonatti, che da un calcio di rigore battuto come sempre in maniera impeccabile dal centrocampista argentino ottiene il successo e stacca il biglietto per la semifinale di Coppa Italia Primavera. Il 17 marzo sfida alla Fiorentina che detiene il trofeo. La dirigenza osserva attenta e di buon gusto una squadra che gioca a calcio, ragiona e si sacrifica nei momenti di difficoltà. Senza paura.

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