Juve, unità anticrisi: quali sono le certezze da cui ripartire
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Juve, unità anticrisi: quali sono le certezze da cui ripartire

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Juve, sono diversi i punti fermi dai quali i bianconeri ripartiranno dopo la sosta per le Nazionali: ecco quali

La sosta per le Nazionali è stato il momento utile in casa Juve per fare un aggiornamento della situazione. La peggior partenza del dopoguerra, in casa bianconera, è stata campanello d’allarme in vista del proseguimento di una stagione dalla quale tutto l’ambiente si aspetta molto di più di un semplice quarto posto. Madama, a cominciare dal match contro il Bologna di domenica prossima, potrà però contare su alcuni punti fermi: una vera e propria unità anticrisi con la quale si vogliono evitare catastrofi.

MASSIMILIANO ALLEGRI

La prima è proprio il tanto discusso Allegri. In molte occasioni le scelte del tecnico, tra cambi e conferenze, hanno fatto discutere, tanto che una gran parte del tifo ha sperato in un ribaltone in panchina già da ora. A meno di sorprese, però, Max dovrebbe restare in sella almeno fino a novembre, quando il campionato si fermerà per lasciare spazio al Mondiale. In poco più di un mese si osserveranno i progressi di una squadra che, fino ad ora, ha convinto solo in qualche scampolo di partita. Dovranno essere valorizzati i tanti big (vedi Di Maria e Vlahovic) che fin qui non stanno rendendo, oltre al dover ricercare un’identità ben definita che dalle parti della Torino bianconera manca da troppo tempo.

GIOVANNI ANDREINI

Entrato in estate con il ruolo di Head of Performance, l’ex braccio destro di Donadoni verrà insignito di maggiori responsabilità all’interno dello staff tecnico bianconero. A lui è affidato il compito di rimettere in piedi una squadra che sembra esausta sia mentalmente che fisicamente, dopo neanche dieci gare disputate in stagione. Tramite coefficienti legati a varie caratteristiche (peso, struttura, altezza…), monitorati dopo ogni allenamento, verrà stilato un programma ad hoc per ogni giocatore. L’obiettivo è quello di arrivare ovviamente al massimo della forma il prima possibile e, come suggeriscono le esperienze passate, questo è un compito per lui possibile.

I RIENTRI DEI LEADER

Lo spogliatoio, a differenza di qualche anno fa, non è più un punto di forza, inutile girarci intorno. L’addio negli anni di tanti leader non è stato del tutto compensato, e il solo Bonucci, coadiuvato da Danilo e pochi altri, non può bastare per tenere su il morale di una squadra al momento sfilacciata, che non appare più un gruppo solido e unito come nei nove anni di vittorie consecutive. I rientri di Chiesa e Pogba saranno fondamentali anche per questo. Loro sono gli uomini che possono fare la differenza in questa Juve e la loro assenza è pesata e non poco. Saranno entrambi al massimo della forma per gennaio, visti i lunghi stop, ma il ritorno in gruppo potrà portare una ventata di aria fresca e motivazionale che è fin qui venuta meno.

I GIOCATORI RITROVATI IN NAZIONALE

I match delle Nazionali sono stati una salvezza per molti. C’è chi, come Vlahovic e Kostic, è sembrato spaesato nelle ultime uscite con la Juve, mentre poi con la Serbia ha dato il loro importante contributo. Dusan è ancora a secco, ma si è ritrovato più partecipe nel gioco di quando non lo fosse prima in bianconero. Dall’esterno, poi, si attendono ulteriori conferme: ci si aspettano quegli assist e quelle giocate che, con la squalifica di Di Maria, verranno ora meno. Bonucci è tornato ad essere un muro con l’Italia, mettendo la museruola al pericoloso Kane e tornando anche prezioso uomo assist. Bene anche Paredes con l’Argentina e Cuadrado con la Colombia. Non resta ora che attendere la loro conferma anche nel club.

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