Perché Ramsey e McKennie sono stati decisivi al Camp Nou
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LAVAGNA TATTICA – Perché Ramsey e McKennie sono stati decisivi al Camp Nou

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La Juve ha ottenuto una vittoria leggendaria al Camp Nou. La posizione di Ramsey e McKennie ha fatto la differenza

Come si è disposta la Juve

Possiamo dividere Barcellona-Juve essenzialmente in due fasi. Nell’ora finale, i bianconeri si sono prevalentemente difesi di posizione, aspettando gli avversari e coprendosi con ordine. Ma nella prima mezz’ora, abbiamo visto una Juve propositiva e dominante, con un giro palla rapido che ha costantemente perforato gli avversari e creato parecchie occasioni da gol.

Contro il 4-4-2 del Barcellona, Pirlo ha adottato qualcosa di leggermente diverso rispetto al solito. In avvio di azione, la Juve si schierava con il solito 3-2-5 in fase di possesso. Ramsey rimaneva molto basso vicino ad Arthur, con McKennie che si sganciava in avanti nel mezzo spazio di destra (ormai abbiamo campito che Pirlo vuole sfruttare l’americano soprattutto per le sue doti di incursore).

3-2-5 in avvio di azione.

Quando però la Juve consolidava il possesso nella metà campo avversaria, lo scaglionamento della squadra cambiava. Ramsey si sganciava in avanti e diventava mezzala, con Arthur che rimaneva vertice basso. Il centrocampo diventava così a 3.

Ramsey che si butta in avanti.

Ramsey illumina tra le linee

Tra le molte cose della Juve che hanno funzionato, spicca il numero di volte in cui i bianconeri sono riusciti a sfondare centralmente. I bianconeri hanno infatti trovato in tante circostanze l’uomo tra le linee, che di solito era Ramsey. La Juve ha sfruttato bene la superiorità numerica contro i due mediani del Barcellona, costantemente infilati alle spalle.

Ramsey ha offerto movimenti senza palla di altissimo livello: a seconda della situazione, sapeva se ondeggiare centralmente o aprirsi in fascia per dialogare con Ronaldo e Sandro. Entrambe le reti sono nate dal gallese. Nel primo, lui e Alex Sandro recuperano palla in fascia: l’ex Arsenal salta un avversario e avvia la transizione con un gran lancio che serve Cuadrado in profondità. Nel secondo, è sempre Ramsey che sfonda a sinistra e permette poi di cambiare il campo. Insomma, il gallese ha illuminato la zona di rifinitura.

Qui, per esempio, Ramsey si apre e ROnaldo attacca lo spazio alle spalle di Araujo. Abbiamo visto tante rotazioni di questo tipo che hanno manipolato la struttura difensiva avversaria.

Quando poi la Juve andava al cross, i bianconeri erano sempre bravi e pericolosi nel riempimento dell’area. Gli ospiti giravano velocemente palla verso gli esterni ed erano poi rapidi nell’attaccare gli spazi. Oltre a Ronaldo e Morata, era appunto decisiva la presenza di Ramsey e McKennie, con le due mezzali che aggredivano sempre la profondità.

 

 

Ciò si è visto proprio nel gol del texano. In quel frangente, sono proprio Ramsey e McKennie che riempiono il centro dell’area di rigore, con la difesa del Barcellona sovrastata.

Bonucci si esalta

Il costante movimento senza palla della Juve ha anche esaltato le qualità in impostazione di Bonucci, che ha effettuato tantissimi filtranti tra le linee, premiando lo smarcamento dei compagni davanti a sé. Quando mancava spazio nella trequarti avversaria, i bianconeri erano bravi a tornare indietro per poi verticalizzare: ciò consentiva di creare spazi e di allungare gli avversari.

In queste situazioni, Morata è stato come al solito bravo. Ha pulito tanti filtranti dal basso, controllando spalle alla porta e allargando poi il gioco per gli esterni.

Nella slide sopra vediamo la fluidità della Juve: i bianconeri sovraccaricano a destra (basta vedere la posizione di Ramsey e Ronaldo) per poi tornare indietro su Bonucci. A quel punto, il viterbese verticalizza di prima intenzione per Morata, che viene incontro e allarga il campo su Alex Sandro. Grazie a a un giro palla rapido, la Juve trova l’uomo libero in fascia.

Morata non è stato però l’unico ad approfittare dei filtranti di Bonucci. Come detto, anche Ramsey e McKennie si sono mossi in modo strepitoso tra le linee, con il Barcellona che non riusciva a leggere i loro movimenti.

In entrambe le slide, Bonucci buca il pressing rivale (il Barcellona è troppo lungo). Nella prima azione, McKennie si abbassa attirando su di sé De Jong. Con Pjanic che marca Arthur, Ramsey è solissimo tra le linee: Bonucci lo serve ottimamente. Un’azione che mostra la fluidità bianconera, con l’americano che viene incontro e si scambia di posizione con il gallese.

Nella seconda slide, Bonucci verticalizza invece per McKennie con un filtrante che buca in due gli avversari: anche in questo caso, i due mediani del Barcellona si erano alzati molto per andare su Arthur e Ramsey.

Insomma, oltre alla personalità e al grande approccio di tutta la squadra, abbiamo finalmente visto una fase di possesso fluida e convincente. La manovra della Juve è riuscita a mettere costantemente in crisi la struttura difensiva del Barcellona, ciò ha portato a una storica vittoria al Camp Nou.

 

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