LAVAGNA TATTICA - L'importanza di Ramsey contro la Dynamo Kiev
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LAVAGNA TATTICA – L’importanza di Ramsey contro la Dynamo Kiev

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In Dynamo Kiev-Juve, Ramsey deve dare quella qualità che è mancata a Crotone. Serve più estro tra le linee

I problemi di Crotone

La Juve cerca riscatto dopo il brutto pareggio di Crotone, c’è le necessità di iniziare al meglio l’avventura in Champions League. Nei giorni scorsi abbiamo scritto delle molte difficoltà avute nella trasferta calabrese: i bianconeri hanno sofferto molto le transizioni difensive, soprattutto sul lato di Danilo. Il Crotone ha ben sfruttato i difetti dell’ibrido della Juve (fase di possesso a 3, difesa a 4), cambiando il gioco da destra verso sinistra, con l’ex Manchester City isolato e in inferiorità numerica.

 

La giocata tipo che la Juve ha sofferto. Quando il Crotone risaliva, effettuava un cambio di campo da destra verso sinistra.

Anche il palleggio è stato problematico, ma d’altronde la formazione era rimaneggiata. La Juve ha faticato a costruire occasioni da gol pulite, si sono visti tanti errori tecnici quando si è provato a palleggiare per vie centrali (soprattutto da parte di Chiesa). Non a caso, le occasioni più interessanti sono arrivate in situazioni di ripartenza, quando Kulusevski ha iniziato ad avere più spazi. Cioè è avvenuto però raramente, visto che i calabresi hanno ben coperto la propria trequarti.

Come gioca la Dynamo Kiev

La Dynamo Kiev è allenata dall’uomo che fece esordire Pirlo in Serie A con la maglia dell’Inter: quel Mircea Lucescu che è una vera leggenda del calcio ucraino. La Dynamo è solita giocare con un 4-2-3-1 piuttosto simile a quello del vecchio Shakhtar Donetsk di Fonseca. Su possesso consolidato, entrambi i terzini si alzano per dare ampiezza con i trequartisti che giocano molto dentro al campo. Insomma, perlomeno quando affronta avversari di livello inferiore, è una squadra che tende ad attaccare con tanti uomini nella trequarti rivale. Occupa il campo nella sua interezza, un concetto caro a Pirlo (che in ogni conferenza si sofferma sull’importanza di riempire i 5 corridoi verticali).

Quando affronta top club, gli ucraini sono soliti difendersi con un 4-4-2 molto stretto e compatto che copre bene il centro, costringendo l’avversario ad andare in fascia. Quando si crea la circostanza, la Dynamo prova anche a pressare in avanti, ma contro la Juve (verosimilmente) si schiererà più bassa per blindare la trequarti contro un avversario che non ha ancora tanta brillantezza.

Cosa deve fare la Juve per segnare

Come scritto prima, il fraseggio centrale è stato il grosso difetto della trasferta di Crotone. Oltre a Ronaldo e Dybala, mancava un Ramsey che ha fatto vedere ottime cose in queste prime partite. Di conseguenza, abbiamo visto tanti errori ed elevata imprecisione tra le linee. Pirlo spera che il rientro del gallese porti più qualità nel fraseggio per vie interne: se Dybala dovesse ancora partire dalla panchina, sarà l’ex Arsenal la pedina delegata a creare varchi in mezzo e a innescare un Morata che ha fatto molto bene a Crotone.

Inoltre, saranno importanti i cambi di campo. Come detto, la Dynamo chiude bene il centro, di conseguenza sarà necessario colpire bene anche in ampiezza. Il 3-2-5 della Juve di Pirlo mira ad effettuare tanti cambi di gioco sul lato debole, dove i quinti sono sempre larghi e alti nei pressi della linea di fondo.

Si vede qui. Cambio di gioco di Rabiot su Frabotta. Da notare Ramsey, che tiene bene impegnato il terzino destro avversario. In questo modo, Frabotta piò ricevere libero.

La circolazione della Juve dovrà quindi essere rapida per poter arrivare all’apertura per Chiesa e Cuadrado. Anche da loro due passerà molto del match di questa sera, dovranno essere in grado di creare superiorità numerica e pericolosità in fascia.

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