LAVAGNA TATTICA - Perché Rabiot ha fatto la differenza in Juve-Lazio
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LAVAGNA TATTICA – Perché Rabiot ha fatto la differenza in Juve-Lazio

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Rabiot è stato forse il migliore in campo in Juve-Lazio. Le sue progressioni palla al piede hanno fatto la differenza

Quando ha attaccato a destra, la Juve ha faticato a trovare spazi contro una Lazio che ha ben coperto gli spazi grazie a un 5-3-2 molto attento. Al contrario, sulla fascia sinistra i bianconeri hanno inciso molto di più, con un maggior movimento senza palla che ha portato imprevedibilità. Da segnalare in particolare la prova di Rabiot, forse il migliore in campo. Il francese, che si trova nel suo miglior momento da quando è alla Juve, sta spiccando dal punto di vista fisico. Approfittando di squadre ovviamente più lunghe e stanche rispetto al calcio che conoscevamo, l’ex PSG sta svettando per conduzioni palla al piede che spaccano in due le linee avversarie. Salta giocatori come birilli, esercita un vero e proprio dominio.

In Juve-Lazio, i suoi movimenti ad aggredire la profondità hanno fatto la differenza. Quando i bianconeri palleggiavano dal basso, i biancocelesti erano più alti e coraggiosi di quanto ci si aspettasse. In tal modo, si creavano però spazi pericolosi alle loro spalle, situazioni che la Juve ha sfruttato già nel primo tempo.

Le occasioni avvenivano più o meno con le stesse modalità. Cristiano Ronaldo si apriva a sinistra: il suo movimento era fondamentale poiché portava fuori posizione Bastos, ossia il terzo difensore di destra, col francese che quindi poteva attaccare lo spazio alle sue spalle.

Due esempi nella slide sopra. La Juve trova la Lazio lunga, con Rabiot che attacca bene lo spazio dietro Bastos. Grazie a conduzioni eccezionali, il francese consente ai bianconeri di arrivare nell’area avversaria.

D’altronde, la stessa azione del rigore nasce da un bell’inserimento del francese. In quel caso, la Juve è collassata a sinistra, con Ronaldo quasi sulla linea di fondo e anche Dybala molto largo. Con Bastos aperto, la Joya è brava a servire Rabiot alle spalle di Luiz Felipe, con l’ex PSG che aggredisce bene la profondità. Anche in questo caso, è decisivo il movimento senza palla da parte della mezzala.

Rabiot su butta con i tempi giusti.

Non va sottovalutato neanche il suo contributo in fase di non possesso. La Lazio è una squadra che cerca molto il cambio di gioco sul lato di Lazzari, ma questa soluzione ha pagato poco a Torino. Per quanto la Juve non sia sempre stata irreprensibile nel pressing, ha anzi concesso diverse ricezioni tra le linee, ha coperto abbastanza bene l’ampiezza. Rabiot, che in fase di non possesso agiva da quarto di sinistra, scivolava bene a sinistra in supporto di Alex Sandro. La Lazio ha quindi faticato a sfondare su quel lato.

Un esempio in cui Rabiot si apre per andare su Lazzari. Nel primo pressing, la Juve si difendeva con il 4-3-3. Quando poi i bianconeri si abbassavano, Costa andava a fare il quarto di destra.

Insomma, Rabiot si conferma come uno dei giocatori più in salute della Juve. Oltre alla sua fisicità straripante (che in questo momento è un toccasana per Sarri), pare sempre più sicuro nei compiti che gli vengono dati dall’allenatore, con letture senza palla efficaci e intelligenti. Tutto il contrario dell’oggetto misterioso visto per larghi tratti della stagione.

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