Marcos Antonio Juve, così i bianconeri sopperiscono al ko di McKennie
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Marcos Antonio Juve, così i bianconeri sopperiscono al ko di McKennie

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L’ultima idea della Juve per rinforzare il centrocampo è il brasiliano Marcos Antonio. Ecco chi è il brasiliano accostato ai bianconeri

In questi giorni la FIFA ha dato il via libera al trasferimento a titolo gratuito dei giocatori stranieri che militano nei campionati russi e ucraini. Una decisione che, inevitabilmente, è subito diventata un’occasione di mercato per i grandi club europei, Juventus inclusa. Il club bianconero, infatti, è in cerca di un centrocampista che possa sopperire fino a fine stagione ai numerosi infortuni che hanno colpito il reparto, privandolo di Zakaria e, soprattutto, di McKennie.

L’americano, per ammissione di Massimiliano Allegri, difficilmente riuscirà a tornare a disposizione entro il finale di questa annata e, così, i bianconeri si sono visti privati all’improvviso del loro miglior centrocampista per rendimento in termini di gol ed efficacia in fase offensiva. Un forfait che potrebbe essere così colmato dall’acquisto a parametro zero del brasiliano Marcos Antonio, ultimo nome finito sulla lista dei desideri di Federico Cherubini.

Ad offrire una prima descrizione del talento sudamericano è stato Carlo Nicolini, vice ds dello Shaktar, proprietario del suo cartellino: «Se penso alla Juventus, mi viene in mente un centrocampista che aumenti qualità e dinamismo del reparto. A maggior ragione adesso che McKennie è infortunato. Marcos Antonio potrebbe essere una idea interessante. È piccolino, però è tecnico e si inserisce tanto». Nato a Bahia il 13 giugno del 2000, il 21enne si è trasferito in Ucraina ad appena 19 anni, accumulando nel tempo 108 presenze, 9 gol e 7 assist con gli arancioneri.

Centrale nel centrocampo a 4 e mezzala in quello a 3, il giovane è in possesso di un buon piede che in parte lo aiuta a sopperire alla non prestante altezza (170 cm) e di un’ottima propensione agli inserimenti che, come detto in precedenza, sono venuti ora a mancare con il ko dell’americano. Altro punto a suo favore è la forma fisica già ottimale, visto che, come confermato da Nicolini stesso, la squadra era in preparazione per ricominciare il campionato lo scorso 26 di febbraio.

In sintesi, Antonio rappresenterebbe una buona soluzione provvisoria per Allegri, vista la sua grande duttilità che lo ha portato ad essere paragonato al connazionale Ramires, protagonista in Europa della Champions vinta dal Chelsea nell’ormai lontano 2012. Non un profilo alla Pogba (per fare un nome a caso) quindi, ma certamente sarebbe un buon profilo per mettere una pezza, almeno fino al prossimo mercato estivo, alle mancanze che si sono venute a creare all’interno di una rosa che, nell’ultimo mese, ha visto impiegati sempre gli stessi 12/13 giocatori di movimento ad eccezione dei giovani.

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