Pirlo, subito trofeo: l'esperienza si acquisisce, il DNA vincente è innato
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Pirlo, subito trofeo: l’esperienza si acquisisce, il DNA vincente è innato

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Pirlo, subito trofeo: l’esperienza si acquisisce, il DNA vincente è innato. Il tecnico della Juve non sbaglia la sua prima finale

Così, a colpo sicuro. Andrea Pirlo non sbaglia la sua finale numero uno da allenatore della Juventus, conseguendo il primo dei quattro obiettivi stagionali del club bianconero: la Supercoppa. La squadra questa volta non ha sbagliato atteggiamento ed ha imposto la propria superiorità ad un Napoli che ha meritato di uscire sconfitto dal Mapei Stadium. La Juve ha inoltre dato un segnale di grande vitalità dopo la moribonda prestazione di San Siro: che possa essere l’effettiva svolta della stagione? Impossibile dirlo ora, ma il ciclo vincente di Madama non deve finire per forza. Soprattutto se il tecnico riuscirà a trasmettere ai giocatori la sua, innata, mentalità vincente; l’esperienza nel nuovo ruolo arriverà invece con tempo e fiducia.

Pirlo vince da allenatore: «Meglio che da giocatore»

L’esultanza del solitamente serafico Pirlo, dopo il triplice fischio di Valeri, ha ricordato moltissimo quella seguita ai calci di rigore di Berlino nel 2006, quando la Nazionale italiana si laureò campione del mondo. Ma per il Maestro la gioia dalla panchina è ancora superiore: «È una grande gioia e alzare il primo trofeo da allenatore è qualcosa di diverso, ancora più che da giocatore, perché sei al comando di una squadra così importante e di una società storica. Quindi è ancora più bello», ha spiegato nel post partita ai microfoni di Rai Sport. Curiosamente Pirlo la prima finale da giocatore della Juve l’aveva persa sempre 2-0, proprio con il Napoli. Era la Coppa Italia 2012, all’Olimpico di Roma, e decisero i gol di Cavani e Hamsik.

 

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Pirlo e il confronto con Sarri: subito un trofeo

Non simpaticissimo ma inevitabile il confronto con la passata gestione, quella della gestione Sarri. Il tecnico bianconero rispetto al predecessore accusa un ritardo in campionato di ben 9 punti, ma non ha sbagliato l’appuntamento con il primo trofeo stagionale, vincendolo 165 giorni dopo la sua nomina in panchina. Il 23 dicembre 2019 Sarri mancò invece la Supercoppa perdendo male per 3-1 a Riyad contro la Lazio. Quella sconfitta generò la prima grande crepa dell’annata che poi avrebbe portato alla definitiva rottura nonostante il conseguimento dello scudetto. Dalle parti della Continassa si augurano che questo trofeo possa suscitare l’effetto contrario. Un’iniezione di entusiasmo e consapevolezza che in una stagione così complessa potrebbe anche fare la differenza.

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