Sarri: «Abbiamo già raggiunto il nostro obiettivo. A Torino con le nostre idee»

Ai microfoni di Sky Sport ha parlato l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri. Adesso i partenopei sono a -4 dalla Juventus

Serata turbolenta al San Paolo di Napoli. Sorpassi e controsorpassi nella sfida contro l’Udinese ma, alla fine, a spuntarla sono gli uomini di Sarri. Proprio l’allenatore dei partenopei ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole.

CAMPIONATO – «L’obiettivo è raggiunto da una settimana, abbiamo raggiunto la Champions con 6 giornate d’anticipo. Adesso siamo secondi matematicamente, d’ora in poi potremo divertici. Quel che dovevamo fare lo abbiamo fatto. Non è un messaggio per De Laurentiis ma una costatazione, visto che Aurelio ci ha fatto i premi per la Champions. Milik dal primo minuto con la Juve? Vedremo in che condizioni sarà il ragazzo tra 3-4 giorni. Se credevo di trovarmi a -4 dalla Juve? Secondo me siete tutti malati, pensate che stasera io vado a letto pensando a quanti punti siamo dalla Juventus. Io penso alla mia squadra. Oggi volevamo vincere ed essere brillanti negli ultimi 20 metri che c’è mancato ultimamente. Stasera la sensazione è che siamo stati più brillanti. Purtroppo abbiamo pensato però solo all’attacco concedendo troppo in difesa. Io sono malato di calcio, non di risultati. Stasera a casa guarderò la partita per vedere cosa abbiamo sbagliato, ma non sono malato di antagonismi. La mia passione è molto diversa. Premio scudetto? Per me non c’è, per i ragazzi non so. Se si hanno motivazioni per i soldi ho paura per vincere».

SCONTRO DIRETTO – «Stanotte mi rilasso, a Torino ci penso da domattina. La nostra filosofia è una, non abbiamo la struttura mentale e fisica per fare partite in difesa. La nostra filosofia è quella d’imporre il gioco, abbiamo cercato di farlo in tutti gli stadi difficili d’Europa e lo faremo pure con la Juve».

L’URLO DEL SAN PAOLO – «Pareggio del Crotone? Non so se ci abbia dato una spinta. Il San Paolo ci dà sempre una mano, io ho chiesto il risultato della Juventus perché non capivo perché il pubblico stesse esultando. Il nostro stadio ci sta dando tanti punti, l’urlo del San Paolo quest’anno lo sento in modo particolare».