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Vucinic torna parlare dello juventino Adzic: «Ha tutte le doti per diventare…». Poi svela a quali allenatori si ispira

Vucinic torna parlare dello juventino Adzic: «Ha tutte le doti per diventare…». Poi svela a quali allenatori si ispira, così il ct del Montenegro
Mirko Vucinic ha iniziato un nuovo capitolo della sua vita calcistica, raccogliendo la grande sfida di guidare la panchina della sua nazione, il Montenegro. Un incarico prestigioso e complicato per l’ex attaccante di Lecce, Roma e Juventus, che si trova ora a gestire un gruppo che include diverse conoscenze della Serie A, come l’attaccante Nikola Krstovic e il giovane talento bianconero Vasilije Adzic.
Intervistato dal sito di Gianluca Di Marzio, Vucinic ha raccontato il radicale cambio di prospettiva che il ruolo di CT impone rispetto a quello del calciatore. La responsabilità della gestione, lo studio degli avversari e le rotazioni sono un pensiero costante.
«Devi pensare a 26 persone, invece quando giocavi pensavi solo a te stesso. Ora devi studiare gli avversari e guardare i tuoi giocatori, vedere chi convocare. In testa hai sempre quel pensiero fisso: ‘chi devo far giocare?’. Cerco di trovare la soluzione migliore per loro, pensando a quello che ho fatto io when ero un calciatore».
Per trovare questa “soluzione migliore”, Vucinic si ispira ai grandi tecnici avuti in carriera, con un occhio sempre rivolto all’Italia. Il suo sogno, infatti, è tornare nel nostro campionato da allenatore: «Mi ispiro a Conte e Spalletti, ma anche Zeman e Ranieri. Allenare nel campionato italiano sarebbe un sogno. Totti? Lo vorrei in Nazionale con me. E’ il più forte di tutti».
Oltre ai sogni e ai maestri, c’è un presente da costruire. Vucinic ha grande fiducia nei suoi uomini chiave, a partire da Krstovic, elogiando anche il lavoro di chi lo ha scoperto: «E’ il presente e il futuro del Montenegro. Corvino trova giocatori di talento sui cui scommette e quasi sempre alla fine ha ragione lui».
Infine, una menzione speciale per il gioiellino della Juventus, Adzic. Vucinic, come già dichiarato in altre occasioni, crede fermamente nel classe 2006: «Ha tutte le doti per diventare il futuro del Montenegro».
